INTELLIGENZA ARTIFICIALE E TRANSUMANESIMO
Il mondo che conoscevamo sta scomparendo. La verità viene riscritta, la realtà viene progettata e coloro che controllano le macchine controllano il futuro. Viviamo in un'epoca in cui l'intelligenza artificiale sta sostituendo il pensiero umano, i sistemi digitali dettano i confini del discorso e della fede e le istituzioni globali stanno crollando sotto il peso del loro stesso inganno. Nel recente libro Reclaiming Reality (Amazon, 2025), Andrew Torba lancia un campanello d'allarme sulla tendenza dell’umanità ad affidarsi all’intelligenza artificiale, quando da strumento utile diventa un mito del progresso. Qui una sintesi dei concetti più importanti.
Una macchina, non importa quanto avanzata, non potrà mai possedere l'essenza della persona umana. Un'IA può imitare le risposte umane, generare arte e persino impegnarsi in conversazioni convincenti, ma non ha un'anima. Non importa quanto sofisticata diventi l'intelligenza artificiale, sarà sempre un'imitazione, una vita contraffatta senza un vero essere. Per questo, farne un idolo diventa ultimamente un procedimento disumano e disumanizzante, funzionale al progetto transumanista.
Il movimento transumanista si basa su una bugia fondamentale. Promette l'evoluzione dell'umanità oltre i suoi limiti naturali, offrendo un futuro in cui l'uomo si fonde con la macchina, dove la morte è sconfitta dalla tecnologia e dove l'intelligenza artificiale supera l'intelligenza umana. Questa visione è presentata come inevitabile, come il prossimo passo nel progresso umano. Ma in fondo, il transumanesimo non riguarda affatto il progresso: è un tentativo di rifare l'umanità a immagine di coloro che rifiutano l'ordine divino. Ogni pilastro della civiltà, fede, famiglia, libertà, è sotto assedio da forze determinate a rifare l'umanità a propria immagine.
Il transumanesimo non è un'idea nuova. È semplicemente una moderna iterazione del più antico inganno della storia, la stessa bugia sussurrata nel Giardino dell'Eden: "Sarete come Dio". Sin dalla prima caduta, l'umanità ha cercato di sfuggire ai vincoli della mortalità, della debolezza e della dipendenza dal Creatore. Oggi, questo desiderio si manifesta nella convinzione che la tecnologia possa liberare l'uomo dalla sofferenza, dall'invecchiamento e persino dalla morte stessa.
L'illusione centrale del transumanesimo è la convinzione che la coscienza umana possa essere caricata nelle macchine, che la mente non sia altro che un complesso insieme di dati che può essere trasferito in un mezzo artificiale. Questa idea è radicata nel materialismo, la falsa filosofia che nega l'anima e riduce gli esseri umani a niente più che un software biologico. Se la mente è solo dati, allora può essere copiata, modificata e migliorata come un programma per computer. Ma questa è una profonda incomprensione della natura umana.
L'ideologia tecno-ottimista dominante del nostro tempo non è solo fuorviante, ma fondamentalmente anti-umana. Non cerca di servire l'umanità, ma di superarla, considerando gli esseri umani come un temporaneo passo evolutivo verso un ordine post-biologico. I suoi seguaci non si limitano a sfruttare le tecnologie e manipolare la politica; mirano a riscrivere la natura umana stessa, trattando i limiti morali come vincoli obsoleti e le comunità come residuati da smantellare. Sotto la loro retorica utopica si nasconde un progetto nichilista: la sostituzione della vita sacra con la logica delle macchine.
Fonte: Alba dei morti viventi e no digitale men