A Genova un gruppo di otto colleghi ha osato fare causa all'Ordine degli Psicologi e al Ministero della Salute contestando il provvedimento di sospensione anche per le attività online commissionato loro durante il periodo della pandemia.
Ebbene, hanno perso e il giudice ha pensato bene di accollare loro anche una pena extra di 15.000 euro da versare allo Stato per "Causa temeraria".
Insomma, per la giustizia italiana se ti impediscono di lavorare online perchè c'è un virus e tu ti sei rifiutato di iniettarti un farmaco sperimentale non immunizzante dagli effetti ignoti, fanno cosa buona e giusta e se ti ribelli sei un temerario.
Ora questi otto "temerari" dovranno pagare 55.000 euro complessivi.
Oltre il danno la beffa.
Mi piacerebbe aiutarli.
Se si riuscisse ad organizzare un evento insieme ad altri personaggi del dissenso per raccogliere fondi a loro sostegno, io mi metterei assolutamente a disposizione.