
Come Don Chisciotte PIU' SALUTE di Valentina Bennati
Non c’è niente di più incontrollabile di una persona sana, consapevole e felice.
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Aug 22, 2024Latest posts in group "Come Don Chisciotte PIU' SALUTE di Valentina Bennati"
18.05.202521:59
❇️ Nelle scelte prendiamo forma
Sono le nostre scelte che mostrano chi siamo veramente,
molto più delle nostre abilità.
(J.K. Rowling)
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Sono le nostre scelte che mostrano chi siamo veramente,
molto più delle nostre abilità.
(J.K. Rowling)
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15.05.202522:24
❇️ Dall'elicriso nuovi cerotti naturali e trattamenti avanzati per le cicatrici
Da una sperimentazione tutta italiana potrebbe presto nascere una nuova generazione di bende, cerotti post operatori e dispositivi per applicazioni in dermatologia e medicina estetica.
La ricerca è stata coordinata dalla professoressa Margherita Maioli del Dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università di Sassari e riguarda la pianta di elicriso, conosciuta e apprezzata da tempi immemorabili dalla popolazione sarda per le sue proprietà rigenerative e antinfiammatorie.
Gli autori dello studio hanno impiegato nanofibre costituite da polimeri biocompatibili e le hanno impregnate con l'olio di elicriso, dopodiché le hanno applicate in vitro su colture di cheratinociti umani, fornite dall’Università di Ferrara, simulando una sorta di cerotto in un modello di ferita.
Rapidamente hanno osservato nelle cellule trattate un aumento significativo dell’espressione di OCLN, il gene dell’occludina, una proteina chiave delle giunzioni cellulari che consente alle cellule di rimanere ben collegate tra loro.
Inoltre hanno riscontrato una maggiore elasticità nella zona nucleare delle cellule trattate.
Sono entrambi aspetti indicativi di guarigione veloce, così è nata l'idea di realizzare bende per ferite complesse, cerotti post-operatori e dispositivi per applicazioni in dermatologia e medicina estetica.
"Il prossimo passo" – ha dichiarato la dottoressa Maioli – "sarà portare i risultati ottenuti in laboratorio verso applicazioni precliniche e sviluppare nuove medicazioni innovative da utilizzare nella pratica clinica, che accelerino la guarigione riducendo la necessità di interventi invasivi in vari contesti terapeutici".
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Da una sperimentazione tutta italiana potrebbe presto nascere una nuova generazione di bende, cerotti post operatori e dispositivi per applicazioni in dermatologia e medicina estetica.
La ricerca è stata coordinata dalla professoressa Margherita Maioli del Dipartimento di Scienze Biomediche dell'Università di Sassari e riguarda la pianta di elicriso, conosciuta e apprezzata da tempi immemorabili dalla popolazione sarda per le sue proprietà rigenerative e antinfiammatorie.
Gli autori dello studio hanno impiegato nanofibre costituite da polimeri biocompatibili e le hanno impregnate con l'olio di elicriso, dopodiché le hanno applicate in vitro su colture di cheratinociti umani, fornite dall’Università di Ferrara, simulando una sorta di cerotto in un modello di ferita.
Rapidamente hanno osservato nelle cellule trattate un aumento significativo dell’espressione di OCLN, il gene dell’occludina, una proteina chiave delle giunzioni cellulari che consente alle cellule di rimanere ben collegate tra loro.
Inoltre hanno riscontrato una maggiore elasticità nella zona nucleare delle cellule trattate.
Sono entrambi aspetti indicativi di guarigione veloce, così è nata l'idea di realizzare bende per ferite complesse, cerotti post-operatori e dispositivi per applicazioni in dermatologia e medicina estetica.
"Il prossimo passo" – ha dichiarato la dottoressa Maioli – "sarà portare i risultati ottenuti in laboratorio verso applicazioni precliniche e sviluppare nuove medicazioni innovative da utilizzare nella pratica clinica, che accelerino la guarigione riducendo la necessità di interventi invasivi in vari contesti terapeutici".
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15.05.202508:23
❇️ Una scadenza decisiva per la difesa della nostra sovranità sanitaria
Respingere gli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale ENTRO IL PROSSIMO 19 LUGLIO.
Questo è l'obiettivo prioritario e urgente individuato dal comunicato stampa diffuso in questi giorni dal Comitato "No agli emendamenti del RSI dell'OMS" di cui al momento fanno parte 43 associazioni.
"L'adesione a tali emendamenti porterebbe a dinamiche pericolose per la salute, la sovranità e la libertà degli Stati ed è inaccettabile che una legge con implicazioni così gravi possa entrare in vigore senza un adeguato dibattito parlamentare", affermano con forza i firmatari che hanno argomentato accuratamente perché è imperativo agire con tempestività.
"L'unico modo per contrastare questo piano" - scrivono nella parte finale del comunicato (che è pubblicato per intero QUI) - "è che il Parlamento italiano agisca unito e respinga gli emendamenti al regolamento sanitario internazionale entro il 19 luglio. L'esito dipende interamente dai nostri parlamentari i quali, ad oggi, non hanno nemmeno convocato un dibattito sulla questione. È giunto il momento in cui dovranno rivelare la loro vera natura".
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Respingere gli emendamenti al Regolamento Sanitario Internazionale ENTRO IL PROSSIMO 19 LUGLIO.
Questo è l'obiettivo prioritario e urgente individuato dal comunicato stampa diffuso in questi giorni dal Comitato "No agli emendamenti del RSI dell'OMS" di cui al momento fanno parte 43 associazioni.
"L'adesione a tali emendamenti porterebbe a dinamiche pericolose per la salute, la sovranità e la libertà degli Stati ed è inaccettabile che una legge con implicazioni così gravi possa entrare in vigore senza un adeguato dibattito parlamentare", affermano con forza i firmatari che hanno argomentato accuratamente perché è imperativo agire con tempestività.
"L'unico modo per contrastare questo piano" - scrivono nella parte finale del comunicato (che è pubblicato per intero QUI) - "è che il Parlamento italiano agisca unito e respinga gli emendamenti al regolamento sanitario internazionale entro il 19 luglio. L'esito dipende interamente dai nostri parlamentari i quali, ad oggi, non hanno nemmeno convocato un dibattito sulla questione. È giunto il momento in cui dovranno rivelare la loro vera natura".
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13.05.202519:54
❇️ Farmaco contro gli ossiuri potrebbe curare il cancro della pelle aggressivo
Una ricerca condotta da studiosi dell'University of Arizona Cancer Center punta i riflettori sul pamoato di pirvinio, un farmaco già noto e utilizzato per gli ossiuri che avrebbe mostrato potenziale antitumorale nel carcinoma a cellule di Merkel, una forma aggressiva di cancro della pelle.
I ricercatori hanno testato il farmaco e osservato che è in grado di arrestare e invertire la crescita di questo raro tumore neuroendocrino a rapida crescita che ha una mortalità da 3 a 5 volte superiore rispetto al melanoma.
Si tratta, purtroppo, di un tumore in aumento che non risponde alle terapie attuali (chirurgia, radioterapia e immunoterapia); ben vengano, dunque, terapie applicabili ed efficaci.
Il pamoato di pirvinio, approvato dalla Food and Drug Administration nel 1955 per il trattamento degli ossiuri, ha già dimostrato di avere un potenziale antitumorale in diversi tipi di cancro, ad esempio al seno, al colon retto, al pancreas, alla vescica.
Questa è la prima volta che viene osservato in modelli di carcinoma a cellule di Merkel.
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Una ricerca condotta da studiosi dell'University of Arizona Cancer Center punta i riflettori sul pamoato di pirvinio, un farmaco già noto e utilizzato per gli ossiuri che avrebbe mostrato potenziale antitumorale nel carcinoma a cellule di Merkel, una forma aggressiva di cancro della pelle.
I ricercatori hanno testato il farmaco e osservato che è in grado di arrestare e invertire la crescita di questo raro tumore neuroendocrino a rapida crescita che ha una mortalità da 3 a 5 volte superiore rispetto al melanoma.
Si tratta, purtroppo, di un tumore in aumento che non risponde alle terapie attuali (chirurgia, radioterapia e immunoterapia); ben vengano, dunque, terapie applicabili ed efficaci.
Il pamoato di pirvinio, approvato dalla Food and Drug Administration nel 1955 per il trattamento degli ossiuri, ha già dimostrato di avere un potenziale antitumorale in diversi tipi di cancro, ad esempio al seno, al colon retto, al pancreas, alla vescica.
Questa è la prima volta che viene osservato in modelli di carcinoma a cellule di Merkel.
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12.05.202510:48
❇️ Confermate proprietà curative dell'Arnica
L' Arnica Montana cresce e si sviluppa rigogliosa nei pascoli alpini al di sopra dei mille metri, raramente si trova in pianura.
Le sue capacità guaritrici sono note da moltissimo tempo, infatti fin dall'antichità è utilizzata sulla pelle (non lacerata) come efficace rimedio nella cura di geloni, traumi, contusioni, distorsioni, ematomi, lussazioni, slogature, reumatismi e dolori articolari.
In molti paesi di montagna viene tutt'oggi ancora utilizzata anche per il catarro nei bronchi e nei polmoni (vengono applicate sul petto compresse calde preparate con la tintura diluita in acqua che vengono lasciate agire fino a quando non si raffreddano).
Uno studio pubblicato nell'agosto del 2023 sulla Rivista di Etnofarmacologia evidenzia come le sue proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e di riparazione dei tessuti siano interconnesse contribuendo alla salute delle persone.
La ricerca ha valutato due aspetti: l'efficacia dell'Arnica in tintura madre e in diluizione omeopatiche su cinque modelli cellulari differenti (umani e murini) e la migrazione cellulare in vitro.
Innanzitutto, gli studiosi hanno valutato sei marcatori di infiammazione e osservato una riduzione significativa di questi ultimi, sia nelle cellule immunitarie che endoteliali pre-trattate o post-trattate con Arnica.
In un secondo momento hanno riscontrato che Arnica riesce a favorire la capacità fisiologica delle cellule di spostarsi in altri tessuti velocizzando la guarigione delle ferite.
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L' Arnica Montana cresce e si sviluppa rigogliosa nei pascoli alpini al di sopra dei mille metri, raramente si trova in pianura.
Le sue capacità guaritrici sono note da moltissimo tempo, infatti fin dall'antichità è utilizzata sulla pelle (non lacerata) come efficace rimedio nella cura di geloni, traumi, contusioni, distorsioni, ematomi, lussazioni, slogature, reumatismi e dolori articolari.
In molti paesi di montagna viene tutt'oggi ancora utilizzata anche per il catarro nei bronchi e nei polmoni (vengono applicate sul petto compresse calde preparate con la tintura diluita in acqua che vengono lasciate agire fino a quando non si raffreddano).
Uno studio pubblicato nell'agosto del 2023 sulla Rivista di Etnofarmacologia evidenzia come le sue proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e di riparazione dei tessuti siano interconnesse contribuendo alla salute delle persone.
La ricerca ha valutato due aspetti: l'efficacia dell'Arnica in tintura madre e in diluizione omeopatiche su cinque modelli cellulari differenti (umani e murini) e la migrazione cellulare in vitro.
Innanzitutto, gli studiosi hanno valutato sei marcatori di infiammazione e osservato una riduzione significativa di questi ultimi, sia nelle cellule immunitarie che endoteliali pre-trattate o post-trattate con Arnica.
In un secondo momento hanno riscontrato che Arnica riesce a favorire la capacità fisiologica delle cellule di spostarsi in altri tessuti velocizzando la guarigione delle ferite.
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11.05.202515:44
❇️ Elettrosensibilità, un male del nostro tempo: i vari possibili sintomi
Siamo ormai avvolti dai CEM (campi elettromagnetici) - che possono essere ad Alta Frequenza (generati da telefonini, WI-FI, telefoni cordless, allarmi Wireless, stazioni radio base, ripetitori radio-televisivi, radar, antenne WI-MAX, ecc.) e a Bassa Frequenza (generati dagli elettrodotti, dagli impianti elettrici delle abitazioni e dalle comuni apparecchiature domestiche come schermi televisivi, computer, elettrodomestici in genere) - e la nostra salute ne può essere influenzata pesantemente.
Una delle molte manifestazioni biologico-sanitarie causate dalla esposizione ai CEM è l'Elettrosensibilità, una sorta di ipersensibilità ai Campi Elettromagnetici.
Nella maggior parte dei casi i segni e i sintomi regrediscono con l’allontanamento dai CEM per ripresentarsi, tuttavia, immancabilmente ad una successiva esposizione. Il problema è che, al ripetersi delle esposizioni, lo stato di malessere fisico può diventare continuo e compromettere gravemente l’efficienza fisica e la qualità della vita (ci sono persone che per ritrovare la salute hanno dovuto cambiare casa o modificarla per renderla vivibile, cambiare lavoro oppure addirittura non hanno più potuto lavorare).
IN QUESTO ARTICOLO dell’Associazione Italiana Elettrosensibili (A. I. E.) si può trovare una tabella riassuntiva dei vari possibili sintomi di Elettrosensibilità.
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Siamo ormai avvolti dai CEM (campi elettromagnetici) - che possono essere ad Alta Frequenza (generati da telefonini, WI-FI, telefoni cordless, allarmi Wireless, stazioni radio base, ripetitori radio-televisivi, radar, antenne WI-MAX, ecc.) e a Bassa Frequenza (generati dagli elettrodotti, dagli impianti elettrici delle abitazioni e dalle comuni apparecchiature domestiche come schermi televisivi, computer, elettrodomestici in genere) - e la nostra salute ne può essere influenzata pesantemente.
Una delle molte manifestazioni biologico-sanitarie causate dalla esposizione ai CEM è l'Elettrosensibilità, una sorta di ipersensibilità ai Campi Elettromagnetici.
Nella maggior parte dei casi i segni e i sintomi regrediscono con l’allontanamento dai CEM per ripresentarsi, tuttavia, immancabilmente ad una successiva esposizione. Il problema è che, al ripetersi delle esposizioni, lo stato di malessere fisico può diventare continuo e compromettere gravemente l’efficienza fisica e la qualità della vita (ci sono persone che per ritrovare la salute hanno dovuto cambiare casa o modificarla per renderla vivibile, cambiare lavoro oppure addirittura non hanno più potuto lavorare).
IN QUESTO ARTICOLO dell’Associazione Italiana Elettrosensibili (A. I. E.) si può trovare una tabella riassuntiva dei vari possibili sintomi di Elettrosensibilità.
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09.05.202523:33
❇️ Boom di ricoveri in neuropsichiatria infantile. Al via la prima edizione degli Stati Generali dell’Infanzia e dell’Adolescenza
Negli ultimi anni l’utilizzo precoce e intensivo dei dispositivi digitali da parte dei bambini è stato oggetto di numerosi studi ed è stato riscontrato un impatto fortemente negativo sui processi neuro-evolutivi con ritardi nel linguaggio, disfunzioni cognitive, difficoltà di attenzione e disturbi della regolazione emotiva.
Il fenomeno è grave ed esteso.
Ad esempio, in Emilia Romagna i numeri degli utenti dei servizi di neuropsichiatria infantile presi in carico sono aumentati in modo esponenziale passando da 38.612 del 2010 a 64.895 del 2023.
"In tredici anni c'è stato un aumento del 183%. I disturbi d'ansia sono cresciuti del 265%, quelli alimentari del 483% e i casi di schizofrenia nell'età evolutiva hanno registrato un +396%. Abbiamo una generazione sotto attacco", ha commentato l'assessore alla Scuola e al Welfare Isabella Conti alla vigilia della prima edizione degli 'Stati Generali dell'Infanzia e dell'Adolescenza' in programma a Bologna dal 22 maggio al 6 giugno.
Conti ha spiegato che sarebbe necessario intervenire su vari fronti: da un lato "la formazione dei pediatri sul rischio di esporre i bambini a device digitali" e, dall'altro, "campagne di sensibilizzazione con incontri rivolti ai genitori e insegnanti".
Gli Stati generali, a cui è stato dato il titolo «Oltre gli schermi: libertà e diritti», saranno articolati in due momenti diversi (22 -23 maggio e 6 giugno) che vedranno alternarsi esperti, psicologi, neurologi, educatori, genitori e che daranno voce anche ai giovani e giovanissimi, "perché si fa sempre l’errore — dice Conti — di parlare dei ragazzi senza sentire direttamente il loro punto di vista".
L’apertura dei lavori, il 22 maggio, sarà affidata alla professoressa Daniela Lucangeli, docente di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione dell’Università di Padova e la chiusura, il 6 giugno, ad Alberto Pellai, psicoterapeuta dell’età evolutiva e scrittore.
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Negli ultimi anni l’utilizzo precoce e intensivo dei dispositivi digitali da parte dei bambini è stato oggetto di numerosi studi ed è stato riscontrato un impatto fortemente negativo sui processi neuro-evolutivi con ritardi nel linguaggio, disfunzioni cognitive, difficoltà di attenzione e disturbi della regolazione emotiva.
Il fenomeno è grave ed esteso.
Ad esempio, in Emilia Romagna i numeri degli utenti dei servizi di neuropsichiatria infantile presi in carico sono aumentati in modo esponenziale passando da 38.612 del 2010 a 64.895 del 2023.
"In tredici anni c'è stato un aumento del 183%. I disturbi d'ansia sono cresciuti del 265%, quelli alimentari del 483% e i casi di schizofrenia nell'età evolutiva hanno registrato un +396%. Abbiamo una generazione sotto attacco", ha commentato l'assessore alla Scuola e al Welfare Isabella Conti alla vigilia della prima edizione degli 'Stati Generali dell'Infanzia e dell'Adolescenza' in programma a Bologna dal 22 maggio al 6 giugno.
Conti ha spiegato che sarebbe necessario intervenire su vari fronti: da un lato "la formazione dei pediatri sul rischio di esporre i bambini a device digitali" e, dall'altro, "campagne di sensibilizzazione con incontri rivolti ai genitori e insegnanti".
Gli Stati generali, a cui è stato dato il titolo «Oltre gli schermi: libertà e diritti», saranno articolati in due momenti diversi (22 -23 maggio e 6 giugno) che vedranno alternarsi esperti, psicologi, neurologi, educatori, genitori e che daranno voce anche ai giovani e giovanissimi, "perché si fa sempre l’errore — dice Conti — di parlare dei ragazzi senza sentire direttamente il loro punto di vista".
L’apertura dei lavori, il 22 maggio, sarà affidata alla professoressa Daniela Lucangeli, docente di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione dell’Università di Padova e la chiusura, il 6 giugno, ad Alberto Pellai, psicoterapeuta dell’età evolutiva e scrittore.
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08.05.202516:40
❇️ L'amianto continua a uccidere tra l'indifferenza politica e giudiziaria
Il 28 aprile scorso si è celebrata la giornata mondiale delle vittime dell'amianto e l'Italia è la prima, in Europa, per i morti: nel 2024 sono stati registrati 7000 decessi legati all'esposizione di questo materiale.
Un dato sottostimato, secondo l'Ona, l'Osservatorio nazionale amianto. "Spesso facciamo riferimento solo ai mesoteliomi da esposizione professionale, ma dobbiamo specificare che esistono patologie oncologiche asbesto-correlate che non sono tabellate dall’Inail. La ricerca ha dimostrato l’associazione fortissima fra amianto e tumori del pancreas, linfomi, tumori dell’apparato riproduttivo e altri. Se non li contiamo, sottostimiamo il dato statistico" ha dichiarato l’oncologo Pasquale Montilla, membro del comitato scientifico dell' Ona.
L'Italia ha messo al bando l'amianto nel 1992, ma le attività di mappatura e bonifica vanno parecchio a rilento.
Al momento si sa che sul nostro territorio sono ancora presenti circa 40 milioni di tonnellate di questo materiale tra siti industriali ed edifici vari (anche ospedali, scuole, persino asili nido).
Una situazione drammatica sulla quale pesa l'indifferenza politica e anche giudiziaria.
QUI un articolo di Medicina Democratica che mostra quanto sia difficile per le vittime dell’amianto ottenere giustizia.
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Il 28 aprile scorso si è celebrata la giornata mondiale delle vittime dell'amianto e l'Italia è la prima, in Europa, per i morti: nel 2024 sono stati registrati 7000 decessi legati all'esposizione di questo materiale.
Un dato sottostimato, secondo l'Ona, l'Osservatorio nazionale amianto. "Spesso facciamo riferimento solo ai mesoteliomi da esposizione professionale, ma dobbiamo specificare che esistono patologie oncologiche asbesto-correlate che non sono tabellate dall’Inail. La ricerca ha dimostrato l’associazione fortissima fra amianto e tumori del pancreas, linfomi, tumori dell’apparato riproduttivo e altri. Se non li contiamo, sottostimiamo il dato statistico" ha dichiarato l’oncologo Pasquale Montilla, membro del comitato scientifico dell' Ona.
L'Italia ha messo al bando l'amianto nel 1992, ma le attività di mappatura e bonifica vanno parecchio a rilento.
Al momento si sa che sul nostro territorio sono ancora presenti circa 40 milioni di tonnellate di questo materiale tra siti industriali ed edifici vari (anche ospedali, scuole, persino asili nido).
Una situazione drammatica sulla quale pesa l'indifferenza politica e anche giudiziaria.
QUI un articolo di Medicina Democratica che mostra quanto sia difficile per le vittime dell’amianto ottenere giustizia.
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07.05.202517:32
❇️ Salute è anche darsi tregua a fine giornata
Anticamente quando il sole tramontava si accendeva il fuoco. Sedervi accanto significava trovare riposo al termine della giornata.
Di fronte alle sue fiamme in continuo movimento, e poi alle braci, si raccontavano storie, oppure si stava silenziosi in ascolto dei propri pensieri.
Oggi, quando la luce del sole viene meno, basta premere un interruttore per illuminare l'ambiente e continuare le nostre occupazioni.
Sempre attivi, non esiste più un'ora fissa in cui interrompere il lavoro e placare la mente.
Abbiamo perso un momento prezioso per fermarci e guardarci dentro.
La verità è che siamo sempre di corsa perché siamo continuamente proiettati sul mondo esterno e su ciò che c'è fuori di noi.
Ma vivere una vita frenetica, fino anche a rubare le ore di sonno, può condurre a effetti a lungo termine preoccupanti e nocivi per la nostra salute.
Tra l'altro, solo quando riusciamo a stare in ascolto di ciò che abbiamo dentro (anche se per brevi periodi di tempo, ma con regolarità) possiamo capire meglio, trovare le risposte che ci mancano, fare di conseguenza degli scatti di crescita e rapportarci in modo più positivo, prima con noi stessi, e poi anche con gli altri.
Fermarsi, quindi, è importante.
Nella nostra società, imperiosamente frettolosa, è quasi un atto rivoluzionario, ma assolutamente necessario al recupero dell'equilibrio.
Dunque, prova a darti un appuntamento a fine giornata.
Fermati e disconnettiti da ogni tecnologia.
Trova un angolo tranquillo e siediti.
Poni l'attenzione sul tuo respiro. Scoprirai che è molto accelerato.
Cerca, allora, di rallentarlo. Ti aiuterà a rilassarti.
Se inserirai questa pratica nel quotidiano, noterai la differenza.
Con il tempo e con la costanza, riuscirai ad entrare maggiormente in intima familiarità con il tuo cuore.
Si irrobustiranno mente, corpo e spirito.
E ne guadagneranno anche tutte le tue relazioni.
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Anticamente quando il sole tramontava si accendeva il fuoco. Sedervi accanto significava trovare riposo al termine della giornata.
Di fronte alle sue fiamme in continuo movimento, e poi alle braci, si raccontavano storie, oppure si stava silenziosi in ascolto dei propri pensieri.
Oggi, quando la luce del sole viene meno, basta premere un interruttore per illuminare l'ambiente e continuare le nostre occupazioni.
Sempre attivi, non esiste più un'ora fissa in cui interrompere il lavoro e placare la mente.
Abbiamo perso un momento prezioso per fermarci e guardarci dentro.
La verità è che siamo sempre di corsa perché siamo continuamente proiettati sul mondo esterno e su ciò che c'è fuori di noi.
Ma vivere una vita frenetica, fino anche a rubare le ore di sonno, può condurre a effetti a lungo termine preoccupanti e nocivi per la nostra salute.
Tra l'altro, solo quando riusciamo a stare in ascolto di ciò che abbiamo dentro (anche se per brevi periodi di tempo, ma con regolarità) possiamo capire meglio, trovare le risposte che ci mancano, fare di conseguenza degli scatti di crescita e rapportarci in modo più positivo, prima con noi stessi, e poi anche con gli altri.
Fermarsi, quindi, è importante.
Nella nostra società, imperiosamente frettolosa, è quasi un atto rivoluzionario, ma assolutamente necessario al recupero dell'equilibrio.
Dunque, prova a darti un appuntamento a fine giornata.
Fermati e disconnettiti da ogni tecnologia.
Trova un angolo tranquillo e siediti.
Poni l'attenzione sul tuo respiro. Scoprirai che è molto accelerato.
Cerca, allora, di rallentarlo. Ti aiuterà a rilassarti.
Se inserirai questa pratica nel quotidiano, noterai la differenza.
Con il tempo e con la costanza, riuscirai ad entrare maggiormente in intima familiarità con il tuo cuore.
Si irrobustiranno mente, corpo e spirito.
E ne guadagneranno anche tutte le tue relazioni.
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06.05.202514:05
❇️ Efficacia negativa del vaccino antinfluenzale 2024-25: i vaccinati si sono ammalati di più
La vaccinazione antinfluenzale viene normalmente raccomandata ogni anno a tutta la popolazione, in particolare ad anziani, bambini, donne in gravidanza e post partum, donatori di sangue e certe categorie di lavoratori.
Ma è possibile pensare di limitare la diffusione di un virus, come quello dell'influenza stagionale, inoculando alle persone un vaccino preparato in anticipo, quindi senza conoscere il ceppo che si diffonderà il prossimo inverno?
Davvero vaccinarsi contro l'influenza serve ad ammalarsi di meno? O, piuttosto, a rendere il nostro sistema immunitario meno efficiente?
Un articolo recentemente pubblicato (non ancora sottoposto revisione paritaria) riporta un'interessante ricerca che è bene conoscere perché evidenzia la totale inefficacia della vaccinazione antinfluenzale 2024-2025.
Lo studio è stato realizzato su un campione di 53.402 soggetti, tutti dipendenti della Cleveland Clinic in servizio in Ohio al primo ottobre 2024, facendo un confronto tra i vaccinati (43.857 persone) e coloro che, invece, per motivi etici o religiosi, hanno rifiutato il vaccino.
Gli autori hanno riscontrato che l'incidenza dell'influenza nel corso del tempo è aumentata più rapidamente tra i vaccinati rispetto ai non vaccinati, dunque hanno concluso che il vaccino non è servito minimamente a prevenire l'influenza.
È sempre bene INFORMARSI e APPROFONDIRE, prima di fare delle scelte, perché spesso le informazioni che riceviamo sono parziali e dunque non bastano a maturare una reale consapevolezza.
Inoltre, al di là dei ragionamenti legati all'efficacia, bisogna tener presente che le reazioni avverse purtroppo esistono anche in caso di vaccino antinfluenzale e sono risarcibili per effetto della legge 210/1992.
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La vaccinazione antinfluenzale viene normalmente raccomandata ogni anno a tutta la popolazione, in particolare ad anziani, bambini, donne in gravidanza e post partum, donatori di sangue e certe categorie di lavoratori.
Ma è possibile pensare di limitare la diffusione di un virus, come quello dell'influenza stagionale, inoculando alle persone un vaccino preparato in anticipo, quindi senza conoscere il ceppo che si diffonderà il prossimo inverno?
Davvero vaccinarsi contro l'influenza serve ad ammalarsi di meno? O, piuttosto, a rendere il nostro sistema immunitario meno efficiente?
Un articolo recentemente pubblicato (non ancora sottoposto revisione paritaria) riporta un'interessante ricerca che è bene conoscere perché evidenzia la totale inefficacia della vaccinazione antinfluenzale 2024-2025.
Lo studio è stato realizzato su un campione di 53.402 soggetti, tutti dipendenti della Cleveland Clinic in servizio in Ohio al primo ottobre 2024, facendo un confronto tra i vaccinati (43.857 persone) e coloro che, invece, per motivi etici o religiosi, hanno rifiutato il vaccino.
Gli autori hanno riscontrato che l'incidenza dell'influenza nel corso del tempo è aumentata più rapidamente tra i vaccinati rispetto ai non vaccinati, dunque hanno concluso che il vaccino non è servito minimamente a prevenire l'influenza.
È sempre bene INFORMARSI e APPROFONDIRE, prima di fare delle scelte, perché spesso le informazioni che riceviamo sono parziali e dunque non bastano a maturare una reale consapevolezza.
Inoltre, al di là dei ragionamenti legati all'efficacia, bisogna tener presente che le reazioni avverse purtroppo esistono anche in caso di vaccino antinfluenzale e sono risarcibili per effetto della legge 210/1992.
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05.05.202521:57
❇️ Omega-3, vitamina D ed esercizio fisico per rallentare l'invecchiamento
Gli Omega 3 (i grassi buoni presenti, ad esempio, in alcuni pesci e nei semi di lino) hanno tante proprietà: rafforzano l'immunità, la salute del cuore, la funzionalità cerebrale.
Un nuovo studio suggerisce che sono anche in grado di ridurre il ritmo dell'invecchiamento biologico, a maggior ragione se sono uniti all'esercizio fisico e a integratori di vitamina D.
In realtà, sono molti in nutraceutici e gli integratori che possono supportare l'azione di controllo della velocità di invecchiamento cellulare, ma più importanti sono le abitudini sane, ovvero:
- il movimento,
- l'esposizione alla luce solare,
- il riposo notturno,
- il buon ritmo respiratorio,
- l'equilibrio psico-emotivo,
- la corretta alimentazione (comprensiva di pratiche salutari come il digiuno breve che svolge un'importante azione antinfiammatoria, oltre alla sua azione di riduzione del grasso viscerale).
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Gli Omega 3 (i grassi buoni presenti, ad esempio, in alcuni pesci e nei semi di lino) hanno tante proprietà: rafforzano l'immunità, la salute del cuore, la funzionalità cerebrale.
Un nuovo studio suggerisce che sono anche in grado di ridurre il ritmo dell'invecchiamento biologico, a maggior ragione se sono uniti all'esercizio fisico e a integratori di vitamina D.
In realtà, sono molti in nutraceutici e gli integratori che possono supportare l'azione di controllo della velocità di invecchiamento cellulare, ma più importanti sono le abitudini sane, ovvero:
- il movimento,
- l'esposizione alla luce solare,
- il riposo notturno,
- il buon ritmo respiratorio,
- l'equilibrio psico-emotivo,
- la corretta alimentazione (comprensiva di pratiche salutari come il digiuno breve che svolge un'importante azione antinfiammatoria, oltre alla sua azione di riduzione del grasso viscerale).
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04.05.202500:28
❇️ Terra dei Fuochi: contaminate anche le zone ritenute integre
Una ricerca appena pubblicata da un team internazionale conferma la gravità dell'inquinamento che da anni sta devastando la 'Terra dei Fuochi', un vasto territorio situato principalmente nelle province di Napoli e Caserta dove vivono circa 2,9 milioni di persone e dove per anni gruppi criminali organizzati hanno smaltito illegalmente migliaia di tonnellate di rifiuti tossici che sono stati abbandonati, interrati o dati alle fiamme.
Lo studio mostra che anche le località più distanti, apparentemente pulite e non considerate a rischio, sono invece risultate compromesse dalla contaminazione diffusa.
Da moltissimo tempo cittadini e attivisti denunciano la gravità dell’inquinamento e l’aumento dei tassi di cancro. Tra il 1995 e 2018 sono state anche istituite sette Commissioni Parlamentari di Inchiesta; TUTTAVIA, i provvedimenti adottati dai Governi via via succedutisi si sono rivelati completamente inadeguati e il 30 gennaio scorso l’Italia è stata condannata dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo per non aver affrontato il problema "con la dovuta diligenza".
IN QUESTO ARTICOLO:
- il recente studio che mostra l'estensione e la gravità della contaminazione del territorio;
- la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo che ha condannato lo Stato italiano;
- le misure e le tempistiche indicate dalla Corte a tutela della salute pubblica.
⬇️ ⬇️ ⬇️
https://comedonchisciotte.org/terra-dei-fuochi-contaminate-anche-le-zone-ritenute-integre-secondo-un-recente-studio/
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VB
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Una ricerca appena pubblicata da un team internazionale conferma la gravità dell'inquinamento che da anni sta devastando la 'Terra dei Fuochi', un vasto territorio situato principalmente nelle province di Napoli e Caserta dove vivono circa 2,9 milioni di persone e dove per anni gruppi criminali organizzati hanno smaltito illegalmente migliaia di tonnellate di rifiuti tossici che sono stati abbandonati, interrati o dati alle fiamme.
Lo studio mostra che anche le località più distanti, apparentemente pulite e non considerate a rischio, sono invece risultate compromesse dalla contaminazione diffusa.
Da moltissimo tempo cittadini e attivisti denunciano la gravità dell’inquinamento e l’aumento dei tassi di cancro. Tra il 1995 e 2018 sono state anche istituite sette Commissioni Parlamentari di Inchiesta; TUTTAVIA, i provvedimenti adottati dai Governi via via succedutisi si sono rivelati completamente inadeguati e il 30 gennaio scorso l’Italia è stata condannata dalla Corte Europea dei Diritti dell’Uomo di Strasburgo per non aver affrontato il problema "con la dovuta diligenza".
IN QUESTO ARTICOLO:
- il recente studio che mostra l'estensione e la gravità della contaminazione del territorio;
- la sentenza della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo che ha condannato lo Stato italiano;
- le misure e le tempistiche indicate dalla Corte a tutela della salute pubblica.
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02.05.202522:42
❇️ Il duplice ruolo del sonno nell'elaborazione della memoria
Il sonno svolge un ruolo cruciale per la salute di tutto l'organismo, ma anche è necessario al cervello per elaborare le informazioni.
E non serve solo a consolidare i ricordi (che si accumulano per costruire la nostra personalità), ma anche a prepararci a nuovi apprendimenti.
La scoperta è di un team di ricerca giapponese che ha studiato a fondo i meccanismi di azione di neuroni specializzati chiamati cellule engrammatiche.
Le ricerche degli ultimi decenni hanno evidenziato in modo chiaro quanto il sonno sia importante per il benessere generale e, in particolare, del nostro cervello.
Infatti, un buon sonno non solo è indispensabile per la memoria, ma anche aumenta l'attenzione, favorisce la creatività e la concentrazione, riduce l'ansia e la depressione.
Purtroppo la qualità e la quantità del sonno nella nostra attuale epoca è andata diminuendo, un po' per fattori distraenti (cellulari, rumori, luci), un po' per ragioni professionali e sociali.
Non senza conseguenze.
In primis, sul piano cognitivo.
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Il sonno svolge un ruolo cruciale per la salute di tutto l'organismo, ma anche è necessario al cervello per elaborare le informazioni.
E non serve solo a consolidare i ricordi (che si accumulano per costruire la nostra personalità), ma anche a prepararci a nuovi apprendimenti.
La scoperta è di un team di ricerca giapponese che ha studiato a fondo i meccanismi di azione di neuroni specializzati chiamati cellule engrammatiche.
Le ricerche degli ultimi decenni hanno evidenziato in modo chiaro quanto il sonno sia importante per il benessere generale e, in particolare, del nostro cervello.
Infatti, un buon sonno non solo è indispensabile per la memoria, ma anche aumenta l'attenzione, favorisce la creatività e la concentrazione, riduce l'ansia e la depressione.
Purtroppo la qualità e la quantità del sonno nella nostra attuale epoca è andata diminuendo, un po' per fattori distraenti (cellulari, rumori, luci), un po' per ragioni professionali e sociali.
Non senza conseguenze.
In primis, sul piano cognitivo.
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30.04.202523:29
❇️ Potresti essere tu
Se tutto intorno ti sembra buio,
guarda di nuovo,
potresti essere tu la luce.
(Rumi)
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Se tutto intorno ti sembra buio,
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29.04.202522:21
❇️ Tai Chi: intervento efficace in caso di dolore cronico
Il dolore cronico, o comunque ricorrente, è un problema comune a diverse problematiche di salute come l'osteoartrite, la lombalgia e l'osteoporosi . Qualche anno fa una revisione degli studi ha mostrato che in questi casi un aiuto reale può arrivare dal Tai Chi, l'antica disciplina cinese dai movimenti armoniosi che migliora il benessere fisico e mentale.
Infatti, mentre da un lato i movimenti lenti e lo spostamento continuo del peso favoriscono la forza muscolo-scheletrica e la stabilità articolare, dall'altro la respirazione corretta e la concentrazione influiscono su umore e funzioni del sistema nervoso.
I ricercatori hanno messo in rilievo le prove positive riguardo gli effetti del Tai Chi sul dolore cronico in diverse casistiche sottolineando, però, che per apprezzare risultati duraturi è necessario un tempo minimo di pratica di almeno sei settimane.
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Il dolore cronico, o comunque ricorrente, è un problema comune a diverse problematiche di salute come l'osteoartrite, la lombalgia e l'osteoporosi . Qualche anno fa una revisione degli studi ha mostrato che in questi casi un aiuto reale può arrivare dal Tai Chi, l'antica disciplina cinese dai movimenti armoniosi che migliora il benessere fisico e mentale.
Infatti, mentre da un lato i movimenti lenti e lo spostamento continuo del peso favoriscono la forza muscolo-scheletrica e la stabilità articolare, dall'altro la respirazione corretta e la concentrazione influiscono su umore e funzioni del sistema nervoso.
I ricercatori hanno messo in rilievo le prove positive riguardo gli effetti del Tai Chi sul dolore cronico in diverse casistiche sottolineando, però, che per apprezzare risultati duraturi è necessario un tempo minimo di pratica di almeno sei settimane.
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19.05.202523:59
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