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02.05.202522:49
Lo stato terrorista israeliano ha lanciato diversi massicci attacchi aerei verso la Siria, compresa Damasco

Secondo le informazioni, gli aerei israeliani hanno bombardato la divisione Sultan Murad e la brigata Suleiman Shah ad Hama: entrambi i gruppi sono legati all'esercito terrorista di Jolani e finanziati dalla Turchia. Gli attacchi hanno preso di mira anche le strutture militari nella regione di Al-Kiswah (sobborgo di Damasco), l'aeroporto di Mazzeh a Damasco, e le strutture del 41° reggimento nei pressi dell'ospedale militare Harasta a Damasco, del 175° reggimento ad Izraa, nella campagna di Daraa, e le posizioni HTS a Daraa e Idlib. I bombardamenti continuano

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01.05.202509:37
MONI OVADIA, LEZIONE SUL SIONISMO

Abbandonata ogni cautela, Moni Ovadia, ebreo, offre una mirabile lezione sul sionismo.

- Netanyahu non è l'eccezione ma l'epitome del sionismo che, fondato sul nazionalismo, non poteva che portarci dove siamo;
- non è esistito alcun socialismo in Israele, si trattava di coperture;
- il sionismo è stato, è e sarà la più grande disgrazia di tutta la storia ebraica;
- gli ebrei non sono un popolo, non hanno un'identità storica;
- la Bibbia non è la storia;
- a fronte delle storiche persecuzioni subite dagli ebrei, i sionisti hanno deciso di entrare nel salotto dei vincitori. Hitler non li avrebbe mai toccati. I sionisti non possono prendersi l'eredità dello sterminio degli ebrei;
- il piano genocidiario nasce col sionismo. Comunque si fossero comportati i palestinesi, il progetto era quello di farli sparire in quanto tali;
- Hamas ha ideato il piano del 7 Ottobre per reagire - come ultima possibilità di affermare l'identità palestinese - agli accordi di Abramo.
➡️ 19 Febbraio 2025, Mattarella accoglie a Roma il presidente israeliano Herzog, quello che orgogliosamente appone firme sulle bombe destinate ai bimbi di Gaza.
https://youtu.be/tMVWlZPuTB8?si=vfpl6fIEzK5ktiD7
https://www.farodiroma.it/gaza-il-presidente-herzog-firma-le-bombe-che-uccideranno-anche-donne-e-bambini-a-puccio/

➡️ Mattarella, Genova, 25 Aprile 2025
“Non ci può essere pace soltanto per alcuni. Benessere per pochi, lasciando miseria, fame, sottosviluppo, guerre, oppressioni agli altri. E’ la grande lezione che ci ha consegnato Papa Francesco”.

➡️ Nelle immagini, Gaza, 25 Aprile 2025
20.04.202507:32
Tracce di umanità.
Centinaia di persone mostrano i volti dei bimbi di Gaza assassinati.

Tel Aviv, 19.04.2025

Associazione Breaking di silence
Hanno atteso che scendessero dai mezzi e si avvicinassero a piedi al luogo del soccorso, poi gli hanno sparato alle spalle mirando alla testa. Sono stati uccisi così i soccorritori e i paramedici palestinesi che hanno perso la vita il 23 marzo a Rafah, nel di Gaza sotto il fuoco delle Israel Defense Forces.

Secondo l’autopsia che il New York Times ha potuto consultare, i 14 sanitari e il dipendente delle Nazioni Unite sono stati raggiunti colpi d’arma da fuoco al capo, alcuni al petto dai soldati di Tel Aviv che sparato sulle ambulanze e su un camion dei pompieri inviato dalla Mezzaluna Rossa Palestinese e dalla Protezione Civile.

Le autopsie sono state eseguite tra il primo e il 5 aprile dopo che un team di operatori umanitari ha recuperato i corpi. Il New York Times ha esaminato i risultati delle autopsie di tutti gli uomini, tranne quella del dipendente delle Nazioni Unite.

Il Fatto Quotidiano: https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/04/16/gaza-autopsie-soccorritori-uccisi-israele-colpi-testa/7955118/
"La Verità". Tutta la verità guerrafondaia anglosassone - sion - atlantista.
TENETEVI STRETTI I CONTANTI.

"C'è stata una corsa generale ai supermercati in cerca di acqua, viveri e candele. Ma si poteva pagare solo in contanti. E le banche avevano gli sportelli automatici fuori gioco."

29 Aprile 2025, un gigantesco click spegne Spagna, Portogallo, sud della Francia e Belgio.
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Giubbe Rosse
🇪🇦 BLACKOUT IN SPAGNA. SOSPETTI SULLE RINNOVABILI
di Sergio Giraldo, La Verità, 29 aprile 2025
Altra ipotesi, poco battuta ufficialmente perché assai critica, è un problema di mix energetico. Al momento del blackout la produzione elettrica spagnola era costituita per il 72% da solare ed eolico, per l’11,5% da nucleare e solo per il 3% da produzione a gas. Vi era, dunque, pochissima inerzia sulla rete, cioè la stabilità della frequenza a 50 Hz era a rischio. È quindi anche possibile che si sia trattato di un problema di precaria stabilità della frequenza di rete dovuta alla preponderanza della generazione rinnovabile, magari combinato con una causa scatenante esterna. La REE parla di “ oscillazioni nei flussi di potenza della rete”: il che significa, in pratica, ammettere che una rete alimentata con quella percentuale di fonti rinnovabili in quel momento (le 12:33) non ha sufficiente inerzia per rispondere istantaneamente a carichi anomali.


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A breve, su Byoblu, un'imperdibile puntata di Teleragione in cui si parlerà del 7 Ottobre e dei progetti statunitensi per rimodellare il Medio Oriente in compagnia del prof. Angelo d'Orsi e chef Rubio.

Ore 21.30, canale tv 262 o in streaming al link https://www.byoblu.com/diretta-tv/.

Buona visione.
19.04.202514:00
Crollo Funivia Faito, la 25enne Janan Suleiman morta nell'incidente è araba

Oggi la nostra comunità è triste e in lutto per la orribile notizia della morte della nostra sorella palestinese Janan Suliman, ragazza di ventisei anni vittima della tragedia della funivia del Faito. Suo fratello Thibet che era con lei versa in gravissime condizioni, in prognosi riservata.
Siamo molto addolorati ed esprimiamo il nostro piu sincero cordiglio a tutte le vittime.
È triste e vergognoso come nostri fratelli e sorelle palestinesi siano stati riportati dai media come "israeliani", (per la cittadinanza dello stato d'occupazione sionista costretti ad averlo) segno che persino nella morte la propaganda sionista priva la nostra gente della propria identità. Questa tragedia è figlia di uno stato che invece di investire nelle infrastrutture decide di finanziare le armi e sostenere il genocidio e il  colonialismo in Palestina. Con dolore diamo l'ultimo saluto a Janan, una ragazza palestinese che come tante e tanti ha lasciato questo mondo, lontana dalla sua terra, senza averla vista finalmente libera, ma siamo sicuri che il suo spirito troverà la strada di casa, dove rinascerà e metterà radici, impossibili da stradicare, come un ulivo di speranza e libertà. Auguriamo a Thibet una pronta e completa guarigione e ci stringiamo attorno alla loro famiglia. Che la terra ti sia lieve Janan, combatteremo per una Palestina libera anche in tuo nome.

Centro culturale Handala Ali di Napoli
16.04.202520:11
I legami di Trump con i sionisti e il 7 Ottobre.

Adesso Giorgio Bianchi sul canale tv 262 o in streaming a questo link https://www.byoblu.com/diretta-tv/
Inutile specificare che la Lucarelli non goda della mia stima, ma contro Sala, in relazione alla manifestazione per la Palestina, è stata perfetta.
Funzionari del partito repubblicano e leadership israeliana concordano:
A GAZA VANNO BOMBARDATI I DEPOSITI DI CIBO E AIUTI.

Ad informarci dell'incontro in cui si sarebbe espressa questa convergenza, Itamar Ben-Gvir, parlamentare ed ex ministro per la sicurezza nazionale.
Pasqua 2025.
Prof. Francesco Benozzo
Modena, 22 Febbraio 1969 - Modena, 22 Marzo 2025
15.04.202520:22
SUMY COME BUCHA

Sebbene le circostanze specifiche non siano simili, per contesto, tempistiche e risposta mediatica e politica abbiamo tutti immediatamente associato Sumy a Bucha.

Ad assimilare le vicende:
- il tentativo di boicottaggio delle trattative di pace;
- la volontà di giustificare l'ennesima iniezione multimiliardaria all'Ucraina;
- la narrativa a senso unico.

A tal proposito, un breve interessante contributo di Mark Bernardini.

https://youtu.be/3v-gEyvq87E?si=y_8VBIuc2zhF1VoF
Ho effettuato una veloce ricerca tramite Google scrivendo "117a Brigata" e restringendo il campo all'ultima settimana. L'esito è stato fallimentare.
Nessuno dei maggiori quotidiani italiani fa menzione della celebrazione militare che si stava tenendo a Sumy quando i russi hanno bombardato.
In compenso, però, ho trovato questo capolavoro di Adriano Sofri.
20.04.202512:22
Tra i bimbi rimasti ammazzati e bruciati vivi nel bombardamento israeliano sulle tende degli sfollati a Khan Younis, un ragazzino in sedia a rotelle.
Timidamente affiora il "giallo" 😉
15.04.202509:12
(...) Ricordo quel giorno come fosse ieri. Il dolore di quella sua ultima foto, bendato e malmenato. L'ansia di quelle ore concitate che intercorsero tra la foto e la notizia della sua uccisione. Il ruotare del nostro pianeta che si interrompeva per un attimo, l'asse terrestre che si spostava ed il Cosmo che si riavvolgeva sgomento su se stesso, come sempre accade quando il Bene soccombe ed il Male trionfa spavaldo.
Vik era da tempo un bersaglio di israele e lo sapeva.

Dal 2005 inserito nella lista di persone non gradite, picchiato dai militari israeliani al confine con la Giordania una prima volta nel marzo di quell'anno, arrestato all'aeroporto di tel aviv, ferito e poi espulso nel mese di dicembre, cittadino onorario palestinese dal 2008, anno in cui tornò a Gaza venendone poi espulso per l'ennesima volta nel novembre successivo per aver difeso il diritto di quindici pescatori gazawiti di pescare nelle proprie acque territoriali, infine rientrato definitivamente con una nave del movimento di solidarietà Free Gaza. Ed a quel periodo risalgono le più esplicite minacce di morte da parte di un sito web vicino all'estrema destra filo israeliana, Stop the International Solidarity Movement.
Lo scrittore israeliano Amos Oz spiegò il perché la sua presenza a Gaza fosse non gradita: gli internazionali - e Vik in particolare - avrebbero potuto testimoniare contro israele per crimini di guerra alla Corte di Giustizia dell'Aja.
Occorreva bloccarli. E furono bloccati l'uno dopo l'altro, pagando col sangue il desiderio di giustizia per la Palestina.
Una false flag operation la sua uccisione, con due dannati della terra che si prestarono alla tragica messinscena.
Una madre che rifiutò che suo figlio passasse sullo spazio aereo israeliano nell'ultimo viaggio verso casa
Un giornalettista nostrano che, viscido, sibilava: "Lasciatelo lì".
Una popolazione, quella gazawi, che conservava come cimeli le tracce del suo passaggio su questa terra, almeno fino alla definitiva distruzione operata dai barbari con la stella.
Noi, che ancora lo piangiamo e non riusciamo a chiudere una ferita che gronda sangue da decenni. Come Gaza. L'indomita. La valorosa. La tenace.
Lui, fulgido esempio di un'umanità aggredita e lacerata da ogni lato, ma che resiste. Nell'attesa di "contagiare ogni cuore".

#VittorioArrigoni
rossellaahmad
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