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Free All Antifas - Italy
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13.02.202509:13
Ieri si è tenuta l'udienza di Gino alla Corte d'Appello di Parigi
La domanda per ottenere i domiciliari è stata giudicata ricevibile ma non soddisfacente in quanto il domicilio è sconosciuto (lui non ci ha mai abitato) il legame tra Gino e le persone che lo ospiterebbero non è comprovato. Quindi Gino dovrà restare in carcere.
L'Ungheria il giorno prima dell'udienza ha inviato ulteriori informazioni (quelle che non erano state consegnate entro tempo massimo) che quindi non hanno avuto modo di essere consultate e valutate.
Il primo dossier ungherese era incompleto.
È stato di conseguenza chiesto più tempo per trarre delle conclusioni complete.
Il 12 marzo ci sarà la prossima udienza e discussione dell'intera documentazione.
Gino sembra stare bene, ma rimane in carcere. Sono ancora più importanti in questo momento le dimostrazioni di solidarietà e le azioni di lotta
Ci vediamo l'1 marzo ore 15.00 in piazza Missori a Milano per il CORTEO Free All Antifas!
La domanda per ottenere i domiciliari è stata giudicata ricevibile ma non soddisfacente in quanto il domicilio è sconosciuto (lui non ci ha mai abitato) il legame tra Gino e le persone che lo ospiterebbero non è comprovato. Quindi Gino dovrà restare in carcere.
L'Ungheria il giorno prima dell'udienza ha inviato ulteriori informazioni (quelle che non erano state consegnate entro tempo massimo) che quindi non hanno avuto modo di essere consultate e valutate.
Il primo dossier ungherese era incompleto.
È stato di conseguenza chiesto più tempo per trarre delle conclusioni complete.
Il 12 marzo ci sarà la prossima udienza e discussione dell'intera documentazione.
Gino sembra stare bene, ma rimane in carcere. Sono ancora più importanti in questo momento le dimostrazioni di solidarietà e le azioni di lotta
Ci vediamo l'1 marzo ore 15.00 in piazza Missori a Milano per il CORTEO Free All Antifas!
12.02.202518:50
ALCÀN x DAX RESISTE! Nella notte ci guidano le stelle
Venerdì 21 febbraio 2025 / ore 18 / Circolino di Viale Libertà 33, Monza
In vista del XXII anniversario dall'uccisione di Davide DAX Cesare, ucciso a Milano nella notte del 16 marzo 2003 da tre neofascisti armati di coltelli, proietteremo nuovamente a Monza BRUCIA ANCORA DENTRO, un’autoproduzione cinematografica dell'Associazione Dax 16 marzo 2003 & FOA Boccaccio 003, con la partecipazione degli autori e delle autrici. Anche quest'anno rilanciamo l'appuntamento per le giornate del 15, 16 e 17 marzo 2025 nella città di Milano che vede un programma ricco di momenti eterogenei. Programma: *LINKIG*
Dalle 18 proiezione + dibattito + aperitivo a sostegno delle giornate di marzo 2025
Dalle 21 concerto con:
- TENIA hardcore punk Milano
- APOPOTOSI hardcore punk Bergamo
- PAPILLOMA DIGOS d-beat/crust Como
- CRANIAL PUTREFACTION grindcore Brianza
Di fronte all'avanzare dello stato di guerra e repressione, vogliamo camminare fianco a fianco, mai sol3.
Con Dax nel cuore.
Promosso da FOA Boccaccio 003 e Collettivo LeBelve
Venerdì 21 febbraio 2025 / ore 18 / Circolino di Viale Libertà 33, Monza
In vista del XXII anniversario dall'uccisione di Davide DAX Cesare, ucciso a Milano nella notte del 16 marzo 2003 da tre neofascisti armati di coltelli, proietteremo nuovamente a Monza BRUCIA ANCORA DENTRO, un’autoproduzione cinematografica dell'Associazione Dax 16 marzo 2003 & FOA Boccaccio 003, con la partecipazione degli autori e delle autrici. Anche quest'anno rilanciamo l'appuntamento per le giornate del 15, 16 e 17 marzo 2025 nella città di Milano che vede un programma ricco di momenti eterogenei. Programma: *LINKIG*
Dalle 18 proiezione + dibattito + aperitivo a sostegno delle giornate di marzo 2025
Dalle 21 concerto con:
- TENIA hardcore punk Milano
- APOPOTOSI hardcore punk Bergamo
- PAPILLOMA DIGOS d-beat/crust Como
- CRANIAL PUTREFACTION grindcore Brianza
Di fronte all'avanzare dello stato di guerra e repressione, vogliamo camminare fianco a fianco, mai sol3.
Con Dax nel cuore.
Promosso da FOA Boccaccio 003 e Collettivo LeBelve
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Free All Antifas - Italy
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06.02.202512:24
Dal Comitato Free Gino l'invito a sostenere i concerti benefit solidali e due appuntamenti da segnare in agenda.
8 febbraio - 1 marzo 2025
Free Gino, free Maja, free all antifas
A razzismo, fascismo, guerra e repressione noi rispondiamo con LOTTA e SOLIDARIETÀ. Un mese di iniziative:
* 8 febbraio alle ore 15 a Hug Milano, in concomitanza col giorno del (dis)onore dove estremisti di destra si radunano a Budapest da tutta Europa per celebrare la loro... sconfitta, organizziamo un incontro con Ilaria Salis, solidali antifa e avvocati per discutere della situazione di Gino, di Maja e degli/delle altrx antifa perseguitatx.
A seguire ore 18, presidio solidale in Piazza Cavour, contro tutti i fascismi e i revisionismi!
* Primo marzo ore 15 in piazza Missori a Milano: corteo antifascista in solidarietà a Gino, Maja e a tuttx i/le antifa ricercatx da Ungheria, Germania ed Europa.
L' inverno del nostro scontento si faccia primavera: free all antifas, liberiamo tutti i prigionieri politici.
8 febbraio - 1 marzo 2025
Free Gino, free Maja, free all antifas
A razzismo, fascismo, guerra e repressione noi rispondiamo con LOTTA e SOLIDARIETÀ. Un mese di iniziative:
* 8 febbraio alle ore 15 a Hug Milano, in concomitanza col giorno del (dis)onore dove estremisti di destra si radunano a Budapest da tutta Europa per celebrare la loro... sconfitta, organizziamo un incontro con Ilaria Salis, solidali antifa e avvocati per discutere della situazione di Gino, di Maja e degli/delle altrx antifa perseguitatx.
A seguire ore 18, presidio solidale in Piazza Cavour, contro tutti i fascismi e i revisionismi!
* Primo marzo ore 15 in piazza Missori a Milano: corteo antifascista in solidarietà a Gino, Maja e a tuttx i/le antifa ricercatx da Ungheria, Germania ed Europa.
L' inverno del nostro scontento si faccia primavera: free all antifas, liberiamo tutti i prigionieri politici.
Reposted from:Liberi/e di lottare - Fermiamo il DDL 1660
LE
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04.02.202513:26
Oggi a Catania, quarto giorno di zona rossa
‼️ Le forze dell'ordine hanno immobilizzato e arrestato un uomo in Corso Sicilia in condizioni che riteniamo disumane.
📌 Dopo un breve inseguimento il ragazzo è stato immobilizzato e accusato di “vendere dei palloncini senza autorizzazione”.
🗣️ Questo è quello che ci aspetta nei prossimi mesi. L’applicazione delle zone rosse, come avevamo già immaginato, è di matrice classista, razziale e discriminatoria.
Rispondiamo alla violenza dello Stato e della polizia! Vediamoci domenica 9 alle 18.00 a Piazza Sciuti per parlare di quello che sta succedendo e capire come fronteggiarlo!
Leggi il comunicato completo su IG ⤵️
https://www.instagram.com/reel/DFphWdyM_N6/?igsh=MTNwZTB0c3ZycGN4OQ==
DOMENICA 9 H. 18.00 A PIAZZA SCIUTI - SICUREZZA DI CHI?
Assemblea pubblica
Post IG:
https://www.instagram.com/p/DFh1qEPMcz_/?igsh=MWRhMXM0aHFzbmp2aQ==
‼️ Le forze dell'ordine hanno immobilizzato e arrestato un uomo in Corso Sicilia in condizioni che riteniamo disumane.
📌 Dopo un breve inseguimento il ragazzo è stato immobilizzato e accusato di “vendere dei palloncini senza autorizzazione”.
🗣️ Questo è quello che ci aspetta nei prossimi mesi. L’applicazione delle zone rosse, come avevamo già immaginato, è di matrice classista, razziale e discriminatoria.
Rispondiamo alla violenza dello Stato e della polizia! Vediamoci domenica 9 alle 18.00 a Piazza Sciuti per parlare di quello che sta succedendo e capire come fronteggiarlo!
Leggi il comunicato completo su IG ⤵️
https://www.instagram.com/reel/DFphWdyM_N6/?igsh=MTNwZTB0c3ZycGN4OQ==
DOMENICA 9 H. 18.00 A PIAZZA SCIUTI - SICUREZZA DI CHI?
Assemblea pubblica
Post IG:
https://www.instagram.com/p/DFh1qEPMcz_/?igsh=MWRhMXM0aHFzbmp2aQ==
Reposted from:NO 41bis - International Mobilisation
N4
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16.10.202408:56
Arrestato Giulio (e aggiornamento sul processo del Brennero)
https://lanemesi.noblogs.org/post/2024/10/16/arrestato-giulio-e-aggiornamento-sul-processo-del-brennero/
...
Siccome l’ordinanza di correzione riguarda altri compagni e compagne, invitiamo i condannati del Brennero a contattare i propri avvocati per avere un quadro più preciso.
Giulio libero! Liberi tutti e tutte!
Per scrivergli:
Giulio Berdusco
C.C. “Lorusso e Cotugno”
Via Maria Adelaide Aglietta 35
10151 Torino
https://lanemesi.noblogs.org/post/2024/10/16/arrestato-giulio-e-aggiornamento-sul-processo-del-brennero/
...
Siccome l’ordinanza di correzione riguarda altri compagni e compagne, invitiamo i condannati del Brennero a contattare i propri avvocati per avere un quadro più preciso.
Giulio libero! Liberi tutti e tutte!
Per scrivergli:
Giulio Berdusco
C.C. “Lorusso e Cotugno”
Via Maria Adelaide Aglietta 35
10151 Torino
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17.02.202513:14
Le prossime settimane si preannunciano particolarmente intense nella programmazione del Boccaccio: si torna nelle strade della città contro il DDL 1660, riparte la rassegna cinematografica Cineasti(o), ci sono le giornate per Dax, si avvicina la tredicesima edizione de La Volpe e l'Uva e, ovviamente, non mancano musica e concerti.
12.02.202519:11
La F.O.A. Boccaccio presenta Cineasti(o) - Rassegna di cinema militante
Cineasti(o) presenta una rassegna composta da tre appuntamenti che rimettono al centro il cinema come strumento politico e luogo di condivisione e circolazione di saperi.
Nel contesto monzese sempre più digiuno di prospettive culturali e sempre più repressivo verso ogni forma di aggregazione spontanea e dal basso, crediamo sia fondamentale aprire spazi di dialogo tra alcune espressioni di cinema indipendente e militante contemporaneo e collettivi e realtà politiche, con proiezioni gratuite, autogestite e accessibili a tuttə.
Quest’anno abbiamo scelto tre film che attraverso il documentario esplorano tre storie di lotta politica e personale. "Pensando ad Anna" di Tomaso Aramini ci riporta negli anni ’70 attraverso l’intensa biografia militante di Pasquale Abatangelo, ex-membro dei NAP e protagonista di una stagione infiammata dalle lotte carcerarie e l’esperienza dei gruppi armati. "Che ore sono" di Marta Basso e Tito Puglielli mostra una comunità psichiatrica di Palermo intrecciando i punti di vista di Giuseppe, Ursula e Bianca per scavalcare e abbattere recinti e finestre sbarrate. Infine, “Portuali” di Perla Sardella ci guida al cuore dell’esperienza di lotta del C.A.L.P., gruppo di lavoratori del porto di Genova che da anni denuncia il passaggio delle navi che trasportano armamenti ed esplosivi destinati ai teatri di guerra.
INGRESSO GRATUITO a tutte le proiezioni!
Cineasti(o) non è una rassegna come le altre.
Cineasti(o) diffonde un cinema libero, militante, astioso.
Cineasti(o) presenta una rassegna composta da tre appuntamenti che rimettono al centro il cinema come strumento politico e luogo di condivisione e circolazione di saperi.
Nel contesto monzese sempre più digiuno di prospettive culturali e sempre più repressivo verso ogni forma di aggregazione spontanea e dal basso, crediamo sia fondamentale aprire spazi di dialogo tra alcune espressioni di cinema indipendente e militante contemporaneo e collettivi e realtà politiche, con proiezioni gratuite, autogestite e accessibili a tuttə.
Quest’anno abbiamo scelto tre film che attraverso il documentario esplorano tre storie di lotta politica e personale. "Pensando ad Anna" di Tomaso Aramini ci riporta negli anni ’70 attraverso l’intensa biografia militante di Pasquale Abatangelo, ex-membro dei NAP e protagonista di una stagione infiammata dalle lotte carcerarie e l’esperienza dei gruppi armati. "Che ore sono" di Marta Basso e Tito Puglielli mostra una comunità psichiatrica di Palermo intrecciando i punti di vista di Giuseppe, Ursula e Bianca per scavalcare e abbattere recinti e finestre sbarrate. Infine, “Portuali” di Perla Sardella ci guida al cuore dell’esperienza di lotta del C.A.L.P., gruppo di lavoratori del porto di Genova che da anni denuncia il passaggio delle navi che trasportano armamenti ed esplosivi destinati ai teatri di guerra.
INGRESSO GRATUITO a tutte le proiezioni!
Cineasti(o) non è una rassegna come le altre.
Cineasti(o) diffonde un cinema libero, militante, astioso.
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Cronache Ribelli
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10.02.202515:32
Visto il governo in carica il giorno del ricordo se possibile verrà oggi celebrato con ancora maggior retorica nazionalista e minore aderenza ai fatti.
Nel tentativo ormai riuscito di piegare a squallidi interessi di partito la ricostruzione dei tragici eventi che coinvolsero il confine orientale prima, dopo e durante la Seconda guerra mondiale, non c’è più spazio per un confronto serio che parta dai numeri e dai fatti.
Questo sciatto revisionismo di stato prima di tutto è una violenza nei confronti delle cosiddette "vittime delle foibe”. Cioè di quella parte di innocenti che nell’ambito delle due ondate - a ridosso dell’armistizio del ‘43 e alla fine della guerra - furono infoibate nel corso di episodi di giustizia sommaria e rese dei conti. Come già stabilito in sede di ricerca da ogni storico di ogni orientamento politico, il fenomeno riguardò un numero di persone imprecisato (le stime variano da alcune centinaia ad alcune migliaia); tra questi si annoveravano soldati, funzionari del regime, collaborazionisti e civili innocenti. Non si trattò di pulizia etnica, né tanto meno di genocidio ma, al limite, del tentativo delle nuove autorità jugoslave di rimuovere, anche con la violenza o con l’esodo, quei membri della burocrazia, dell’amministrazione e dell’intellighenzia imposta dall’Italia nelle terre di confine.
Lo stato italiano, nel suo tanto coerente quanto imbarazzante percorso di continuità, fino alla fine dell’ex Jugoslavia si è ben guardato dall’ “aprire” il cassetto del confine orientale. Dentro ci avrebbe trovato l’1.5 milioni di morti causati dall’occupazione nazifascista, le decine e decine di campi di concentramento costruiti dall’Italia, gli abominevoli crimini di guerra e soprattutto i criminali mai consegnati e completamente riabilitati dopo il conflitto.
Di questi se ne contano 729 solo tra gli ufficiali superiori, perlopiù di dichiarata fede fascista e in ogni caso monarchica, che l’Italia repubblicana ha difeso strenuamente. Come si poteva chiedere conto alla Jugoslavia, paese vincitore, di perseguire le violenze praticate verso gli italiani innocenti quando ci si rifiutava di consegnare assassini conclamati in sede internazionale?
Nella logica del “baratto delle colpe” non abbiamo chiesto conto nemmeno alla Germania dei crimini compiuti nella penisola, al fine di non concedere ai tribunali jugoslavi, sovietici ma anche etiopi, francesi, greci e albanesi i nostri criminali.
Insomma le vittime innocenti del confine orientale sono state rimosse come quelle di Marzabotto e di Sant’Anna per proteggere i fascisti, i cui eredi usano la retorica “delle foibe” per nascondere ancora oggi le responsabilità di chi ha condotto l’umanità nel più sanguinario conflitto di sempre.
Non possiamo quindi che inorridire dinanzi all’uso strumentale che si fa dei morti e al tentativo di rinfocolare l’odio tra i popoli che soggiace a certa becera retorica.
Per noi i carnefici, chi ha cercato di fermarli e le vittime del conflitto restano tali indipendentemente dai confini.
Nel tentativo ormai riuscito di piegare a squallidi interessi di partito la ricostruzione dei tragici eventi che coinvolsero il confine orientale prima, dopo e durante la Seconda guerra mondiale, non c’è più spazio per un confronto serio che parta dai numeri e dai fatti.
Questo sciatto revisionismo di stato prima di tutto è una violenza nei confronti delle cosiddette "vittime delle foibe”. Cioè di quella parte di innocenti che nell’ambito delle due ondate - a ridosso dell’armistizio del ‘43 e alla fine della guerra - furono infoibate nel corso di episodi di giustizia sommaria e rese dei conti. Come già stabilito in sede di ricerca da ogni storico di ogni orientamento politico, il fenomeno riguardò un numero di persone imprecisato (le stime variano da alcune centinaia ad alcune migliaia); tra questi si annoveravano soldati, funzionari del regime, collaborazionisti e civili innocenti. Non si trattò di pulizia etnica, né tanto meno di genocidio ma, al limite, del tentativo delle nuove autorità jugoslave di rimuovere, anche con la violenza o con l’esodo, quei membri della burocrazia, dell’amministrazione e dell’intellighenzia imposta dall’Italia nelle terre di confine.
Lo stato italiano, nel suo tanto coerente quanto imbarazzante percorso di continuità, fino alla fine dell’ex Jugoslavia si è ben guardato dall’ “aprire” il cassetto del confine orientale. Dentro ci avrebbe trovato l’1.5 milioni di morti causati dall’occupazione nazifascista, le decine e decine di campi di concentramento costruiti dall’Italia, gli abominevoli crimini di guerra e soprattutto i criminali mai consegnati e completamente riabilitati dopo il conflitto.
Di questi se ne contano 729 solo tra gli ufficiali superiori, perlopiù di dichiarata fede fascista e in ogni caso monarchica, che l’Italia repubblicana ha difeso strenuamente. Come si poteva chiedere conto alla Jugoslavia, paese vincitore, di perseguire le violenze praticate verso gli italiani innocenti quando ci si rifiutava di consegnare assassini conclamati in sede internazionale?
Nella logica del “baratto delle colpe” non abbiamo chiesto conto nemmeno alla Germania dei crimini compiuti nella penisola, al fine di non concedere ai tribunali jugoslavi, sovietici ma anche etiopi, francesi, greci e albanesi i nostri criminali.
Insomma le vittime innocenti del confine orientale sono state rimosse come quelle di Marzabotto e di Sant’Anna per proteggere i fascisti, i cui eredi usano la retorica “delle foibe” per nascondere ancora oggi le responsabilità di chi ha condotto l’umanità nel più sanguinario conflitto di sempre.
Non possiamo quindi che inorridire dinanzi all’uso strumentale che si fa dei morti e al tentativo di rinfocolare l’odio tra i popoli che soggiace a certa becera retorica.
Per noi i carnefici, chi ha cercato di fermarli e le vittime del conflitto restano tali indipendentemente dai confini.
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05.02.202518:54
L'iniziativa di domani sul Rojava è rimandata. Seguiranno aggiornamenti.
Reposted from:Autonomia_47
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20.10.202415:35
NON ACCETTEREMO L’OCCUPAZIONE MILITARE DI SUSA " dal Movimento No Tav
Prima ancora che le procedure di esproprio fossero terminate e quindi in pieno diritto di stare nella loro proprietà, a notte fonda, qualche centinaio di persone che erano presenti in loco, sono state attaccate con sproporzionata violenza e cacciate dai loro terreni a colpi di lacrimogeni.
Possiamo pensarla come si vuole su Tav, ma cedere di fronte al sopruso vorrebbe dire rinunciare alla propria dignità e alla propria libertà di autodeterminazione.
I proprietari di quel terreno, non riconoscono la validità della procedura di esproprio e tutto il Movimento No Tav sarà al loro fianco.
Leggi il comunicato completo ⤵️
https://www.notav.info/post/comunicato-del-movimento-no-tav-non-accetteremo-loccupazione-militare-di-susa/
Il video è di adesso dei jersey che vanno giù a San Giuliano 🔥
Prima ancora che le procedure di esproprio fossero terminate e quindi in pieno diritto di stare nella loro proprietà, a notte fonda, qualche centinaio di persone che erano presenti in loco, sono state attaccate con sproporzionata violenza e cacciate dai loro terreni a colpi di lacrimogeni.
Possiamo pensarla come si vuole su Tav, ma cedere di fronte al sopruso vorrebbe dire rinunciare alla propria dignità e alla propria libertà di autodeterminazione.
I proprietari di quel terreno, non riconoscono la validità della procedura di esproprio e tutto il Movimento No Tav sarà al loro fianco.
Leggi il comunicato completo ⤵️
https://www.notav.info/post/comunicato-del-movimento-no-tav-non-accetteremo-loccupazione-militare-di-susa/
Il video è di adesso dei jersey che vanno giù a San Giuliano 🔥
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15.10.202412:49
Riceviamo e diffondiamo: Da oggi è attiva la campagna "170K per un film" (www.170kperunfilm.it/) a supporto degli imputati nel processo al film "COLPO DI GRAZIA", in cui l'ex Sindaco di Monza Dario Allevi chiede 170.000 euro di risarcimento per presunta diffamazione: la campagna vuole rivendicare la legittimità di questo progetto artistico e dei suoi contenuti satirici.
In un quadro nazionale sempre più contraddistinto da repressione e restrizioni della libertà di dissenso, supportare "COLPO DI GRAZIA" e gli imputati nel processo significa affermare i principi della libertà di espressione e della satira contro il potere.
Come posso contribuire alla campagna?
- Vai sul canale tiktok @170kperunfilm e seguici o visita il sito
- Guarda i nostri contenuti, metti like, commenta o rispondi!
- Crea un tuo contenuto (articoli, grafiche, storia, video, vignetta), pubblicalo sui tuoi canali taggandoci o inviacelo alla mail info@170kperunfilm.it
- Condividi sui tuoi canali (sito web, social, mailing list) questo testo
In un quadro nazionale sempre più contraddistinto da repressione e restrizioni della libertà di dissenso, supportare "COLPO DI GRAZIA" e gli imputati nel processo significa affermare i principi della libertà di espressione e della satira contro il potere.
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13.02.202516:47
CINEASTI(O) X FOA BOCCACCIO 003 presentano:
giovedì 20 febbraio / ore 21.00 / Circolo Zeguina, via Col di Lana 30, Monza
PENSANDO AD ANNA di Tomaso Aramini / Italia / 2024 / 96 min.
alla presenza del regista e di Pasquale Abatangelo, autore del libro "Correvo pensando ad Anna".
"Pensando ad Anna" ripercorre la storia delle più importanti rivolte carcerarie in Italia negli anni '70 attraverso la testimonianza di Pasquale Abatangelo, un ex delinquente politicizzato, diventato uno dei fondatori dei NAP (Nuclei Armati Proletari), un’organizzazione armata di sinistra profondamente coinvolta nella lotta per i diritti dei detenuti. Il film intreccia interviste, ricostruzioni performative e materiale d'archivio, facendo interagire in un esperimento live Abatangelo stesso, il regista Tomaso Aramini, il giornalista Fulvio Bufi, attori e oggetti scenici, interrogandosi se sia necessaria o meno la violenza politica per il cambiamento della società.
La proiezione è ad INGRESSO GRATUITO.
CineastiO non è una rassegna come le altre.
CineastiO diffonde un cinema libero, militante, astioso.
giovedì 20 febbraio / ore 21.00 / Circolo Zeguina, via Col di Lana 30, Monza
PENSANDO AD ANNA di Tomaso Aramini / Italia / 2024 / 96 min.
alla presenza del regista e di Pasquale Abatangelo, autore del libro "Correvo pensando ad Anna".
"Pensando ad Anna" ripercorre la storia delle più importanti rivolte carcerarie in Italia negli anni '70 attraverso la testimonianza di Pasquale Abatangelo, un ex delinquente politicizzato, diventato uno dei fondatori dei NAP (Nuclei Armati Proletari), un’organizzazione armata di sinistra profondamente coinvolta nella lotta per i diritti dei detenuti. Il film intreccia interviste, ricostruzioni performative e materiale d'archivio, facendo interagire in un esperimento live Abatangelo stesso, il regista Tomaso Aramini, il giornalista Fulvio Bufi, attori e oggetti scenici, interrogandosi se sia necessaria o meno la violenza politica per il cambiamento della società.
La proiezione è ad INGRESSO GRATUITO.
CineastiO non è una rassegna come le altre.
CineastiO diffonde un cinema libero, militante, astioso.
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12.02.202518:55
Campagna 170kperunfilm presenta
Domenica 23 febbraio 2025 @ PIANO TERRA (via Confalonieri 3, Milano) dalle ore 16.00
COLPO DI GRAZIA
170mila euro di risarcimento per diffamazione: l'incredibile storia del film di satira denunciato dall'ex sindaco di Monza
https://www.170kperunfilm.it/
Il 27 febbraio si terrà presso il Tribunale di Monza la seconda udienza del processo al film di satira "COLPO DI GRAZIA. La città di Teodolinda ha le ore contate".
In vista di questa data la campagna 170kperunfilm organizza un incontro informativo per conoscere l'assurda vicenda che vede imputati due tecnici informatici di diffamazione aggravata e una richiesta di risarcimento della cifra astronomica di 170.000 euro
Campagna 170kperunfilm presenta
ORE 16
Aggiornamenti sul processo in corso e presentazione della campagna 170kperunfilm
ORE 18
Proiezione spezzoni del film
ORE 19
Aperitivo a sostegno della campagna con “Omaggio a Svart Lada”, dj set a cura di SimonC
Domenica 23 febbraio 2025 @ PIANO TERRA (via Confalonieri 3, Milano) dalle ore 16.00
COLPO DI GRAZIA
170mila euro di risarcimento per diffamazione: l'incredibile storia del film di satira denunciato dall'ex sindaco di Monza
https://www.170kperunfilm.it/
Il 27 febbraio si terrà presso il Tribunale di Monza la seconda udienza del processo al film di satira "COLPO DI GRAZIA. La città di Teodolinda ha le ore contate".
In vista di questa data la campagna 170kperunfilm organizza un incontro informativo per conoscere l'assurda vicenda che vede imputati due tecnici informatici di diffamazione aggravata e una richiesta di risarcimento della cifra astronomica di 170.000 euro
Campagna 170kperunfilm presenta
ORE 16
Aggiornamenti sul processo in corso e presentazione della campagna 170kperunfilm
ORE 18
Proiezione spezzoni del film
ORE 19
Aperitivo a sostegno della campagna con “Omaggio a Svart Lada”, dj set a cura di SimonC
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Radio Blackout 105.250FM
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08.02.202511:15
IL PROGETTO IMPERIALISTA USA-ISRAELE SU GAZA E GLI SVILUPPI DAL CESSATE IL FUOCO L’amministrazione Trump ha gettato la maschera esplicitando il progetto coloniale e imperialista che lo accomuna al piano sionista di Israele, attraverso dichiarazioni shock senza precedenti il Presidente degli Stati Uniti parla di deportazione e pulizia etnica del popolo palestinese in mondovisione.
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05.02.202513:59
𝘾𝙊𝙉𝘾𝙀𝙍𝙏𝙊 𝘽𝙀𝙉𝙀𝙁𝙄𝙏 𝙄𝙉𝙂𝙐𝘼𝙄𝘼𝙏𝙄 𝘾𝙊𝙉 𝙇𝘼 𝙇𝙀𝙂𝙂𝙀 #𝟭𝟱
ᴠᴇɴᴇʀᴅì 𝟽 ᴍᴀʀᴢᴏ 𝟸𝟶𝟸𝟻
ᴄsᴏᴀ ᴄᴏx𝟷𝟾
ᴠɪᴀ ᴄᴏɴᴄʜᴇᴛᴛᴀ,𝟷𝟾 - ᴍɪʟᴀɴᴏ
ʜ. 𝟸𝟸:𝟹𝟶
𝑯𝑬𝑴𝑰𝑷𝑻𝑬𝑹𝑨 - 𝑬𝒎𝒐 𝑪𝒓𝒖𝒔𝒕 𝒄𝒐𝒏 𝑽𝒊𝒐𝒍𝒐𝒏𝒄𝒆𝒍𝒍𝒐 𝒅𝒂 𝑩𝒓𝒊𝒈𝒉𝒕𝒐𝒏
𝑭𝑰𝑳𝑻𝑯𝒀 𝑮𝑬𝑵𝑬𝑹𝑨𝑻𝑰𝑶𝑵 - 𝑻𝒆𝒌𝒏𝒐 𝑷𝒖𝒏𝒌 𝑽𝒊𝒌𝒊𝒏𝒈𝒔 𝒅𝒂 𝑴𝑰/𝑴𝑩
𝑷𝑶𝑻𝑬𝑹𝑬 𝑵𝑬𝑮𝑨𝑻𝑰𝑽𝑶 - 𝒉𝒂𝒓𝒅𝒄𝒐𝒓𝒆 𝒑𝒖𝒏𝒌 𝑪𝒉𝒂𝒐𝒔 𝒅𝒂 𝑴𝑰/𝑺𝑶
@milano_diy_hardcore
Benefit Bkk! Support your local inguaiat3 🏴☠️
ᴠᴇɴᴇʀᴅì 𝟽 ᴍᴀʀᴢᴏ 𝟸𝟶𝟸𝟻
ᴄsᴏᴀ ᴄᴏx𝟷𝟾
ᴠɪᴀ ᴄᴏɴᴄʜᴇᴛᴛᴀ,𝟷𝟾 - ᴍɪʟᴀɴᴏ
ʜ. 𝟸𝟸:𝟹𝟶
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𝑭𝑰𝑳𝑻𝑯𝒀 𝑮𝑬𝑵𝑬𝑹𝑨𝑻𝑰𝑶𝑵 - 𝑻𝒆𝒌𝒏𝒐 𝑷𝒖𝒏𝒌 𝑽𝒊𝒌𝒊𝒏𝒈𝒔 𝒅𝒂 𝑴𝑰/𝑴𝑩
𝑷𝑶𝑻𝑬𝑹𝑬 𝑵𝑬𝑮𝑨𝑻𝑰𝑽𝑶 - 𝒉𝒂𝒓𝒅𝒄𝒐𝒓𝒆 𝒑𝒖𝒏𝒌 𝑪𝒉𝒂𝒐𝒔 𝒅𝒂 𝑴𝑰/𝑺𝑶
@milano_diy_hardcore
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Radio Blackout 105.250FM
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14.10.202417:18
GLOBAL GATEWAY: AIUTI ALLO SVILUPPO MA PER LE GRANDI AZIENDE
Un report di Oxfam denuncia che oltre il 60% dei progetti finanziati dal Global Gateway, la strategia UE per lo sviluppo globale, andrà a beneficio di aziende europee. Il Global Gateway, la nuova strategia UE per gli investimenti e lo sviluppo globale, sta per dirottare verso le grandi aziende buona parte delle risorse europee destinate all’aiuto dei Paesi più poveri. Lo denuncia l’organizzazione no profit Oxfam, in collaborazione con le reti non governative di ricerca economica Counter Balance ed Eurodad.
Secondo il report, su 40 progetti, 25 sosterranno aziende europee come Siemens, Moller Group o Suez. Solo il 16% di tutti i progetti del Global Gateway porterà investimenti in settori chiave per lo sviluppo dei Paesi poveri come salute e istruzione. Inoltre, almeno sette aziende che fanno parte del gruppo di regia dei progetti, istituito dalla Commissione europea, tra cui Enel e Total Energies hanno firmato contratti finanziati con i fondi del Global Gateway provenienti dal buget comunitario. Soldi pubblici in mano a privati e non per lo sviluppo globale.
Ne parliamo con Francesco Petrelli portavoce di Oxfam
Un report di Oxfam denuncia che oltre il 60% dei progetti finanziati dal Global Gateway, la strategia UE per lo sviluppo globale, andrà a beneficio di aziende europee. Il Global Gateway, la nuova strategia UE per gli investimenti e lo sviluppo globale, sta per dirottare verso le grandi aziende buona parte delle risorse europee destinate all’aiuto dei Paesi più poveri. Lo denuncia l’organizzazione no profit Oxfam, in collaborazione con le reti non governative di ricerca economica Counter Balance ed Eurodad.
Secondo il report, su 40 progetti, 25 sosterranno aziende europee come Siemens, Moller Group o Suez. Solo il 16% di tutti i progetti del Global Gateway porterà investimenti in settori chiave per lo sviluppo dei Paesi poveri come salute e istruzione. Inoltre, almeno sette aziende che fanno parte del gruppo di regia dei progetti, istituito dalla Commissione europea, tra cui Enel e Total Energies hanno firmato contratti finanziati con i fondi del Global Gateway provenienti dal buget comunitario. Soldi pubblici in mano a privati e non per lo sviluppo globale.
Ne parliamo con Francesco Petrelli portavoce di Oxfam
13.02.202516:47
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12.02.202518:51
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Radio Onda D'Urto
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06.02.202519:22
8 VITTIME SUL LAVORO IN 24 ORE, “UNA GUERRA A BASSA INTENSITÀ”. A GENOVA SCIOPERO E CORTEO DOPO LA MORTE DI UN OPERAIO AL PORTO
Lavoro, strage quotidiana. 8 vittime in 24 ore: 2 camionisti, uno ad Alessandria e l’altro nel Trevigiano; un muratore, nel Casertano; 2 agricoltori, tra Marche e Sardegna; 2 piloti di elicottero, nel Parmense, mentre portavano a Milano Lorenzo Rovagnati, erede del colosso di salumi e insaccati. L’ottava vittima è l’operaio di…
Lavoro, strage quotidiana. 8 vittime in 24 ore: 2 camionisti, uno ad Alessandria e l’altro nel Trevigiano; un muratore, nel Casertano; 2 agricoltori, tra Marche e Sardegna; 2 piloti di elicottero, nel Parmense, mentre portavano a Milano Lorenzo Rovagnati, erede del colosso di salumi e insaccati. L’ottava vittima è l’operaio di…
04.02.202518:41
Non si può più dire niente - Seconda puntata del ciclo di redazionali su woke culture, politicamente corretto e cancel culture. Oggi ci concentriamo sull'intreccio tra questi temi e genere e linguaggio. Parliamo dello spauracchio dell'ideologia gender e di come la saldatura tra destre, ultracattolicesimo e sedicenti progressist* abbia serie conseguenze sulle vite delle persone oppresse.
Lo facciamo con:
- Eugenia Mercuri, ricercatrice e co-autrice del volume "Cancel culture e ideologia gender", liberamente consultabile online
- Una delle voci più amate di ROR che conoscete per l'Orda d'oro: il miglior podcast italiano sull'Asia centrale
Prossima puntata di "Non so può più dire niente": 6 febbraio h 18:15 quando parleremo di "Capitalismo woke" https://www.ondarossa.info/redazionali/2025/01/non-si-puo-piu-dire-niente-seconda
Lo facciamo con:
- Eugenia Mercuri, ricercatrice e co-autrice del volume "Cancel culture e ideologia gender", liberamente consultabile online
- Una delle voci più amate di ROR che conoscete per l'Orda d'oro: il miglior podcast italiano sull'Asia centrale
Prossima puntata di "Non so può più dire niente": 6 febbraio h 18:15 quando parleremo di "Capitalismo woke" https://www.ondarossa.info/redazionali/2025/01/non-si-puo-piu-dire-niente-seconda
Reposted from:Liberi/e di lottare - Fermiamo il DDL 1660
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17.10.202411:34
Come Rete Liberi/e di lottare contro il DDL sicurezza di Milano vi invitiamo
VENERDÌ 18 OTTOBRE, SCIOPERO GENERALE, contro il DDL 1660, DDL lavoro e lo stato di polizia.
A sostegno e per rafforzare le iniziative di lotta che il Si.Cobas con i lavoratori organizzeranno nei luoghi di lavoro,
Presidio con corteo, in piazzale Accursio (MI), ore 13, contro la CABI Cattaneo che arma Israele e l’industria della guerra.
C.a.b.i. Cattaneo un’azienda nazionale leader nella progettazione, sviluppo e
fornitura di mezzi subacquei per le forze speciali della marina militare con rapporti consolidati con la marina israeliana di cui ha contribuito anche alla costituzione.
VENERDÌ 18 OTTOBRE, SCIOPERO GENERALE, contro il DDL 1660, DDL lavoro e lo stato di polizia.
A sostegno e per rafforzare le iniziative di lotta che il Si.Cobas con i lavoratori organizzeranno nei luoghi di lavoro,
Presidio con corteo, in piazzale Accursio (MI), ore 13, contro la CABI Cattaneo che arma Israele e l’industria della guerra.
C.a.b.i. Cattaneo un’azienda nazionale leader nella progettazione, sviluppo e
fornitura di mezzi subacquei per le forze speciali della marina militare con rapporti consolidati con la marina israeliana di cui ha contribuito anche alla costituzione.
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14.10.202413:16
🔴La scorsa notte, l’esercito israeliano ha compiuto un orrendo massacro contro civili innocenti, tra cui donne e bambini: ha bombardato le tende degli sfollati bruciando civili vivi nel cortile dell’Ospedale dei Martiri di Al-Aqsa a Deir el-Balah.
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