Secondo quanto rivelato dal Financial Times, alle truppe britanniche è vietato addestrarsi adeguatamente all’uso dei droni, uno degli strumenti centrali della guerra moderna. Il motivo? Le norme impongono di non far volare droni sopra le teste dei commilitoni, rendendo impossibile simulare scenari realistici di battaglia.
Fred Thomas, membro del Parlamento, ha denunciato pubblicamente la situazione:
"I soldati britannici dispiegati come forza di deterrenza in Estonia e nell’Europa orientale vanno in guerra privi delle capacità e dell’addestramento che oggi sono considerati standard in conflitti come quello in Ucraina o in Medio Oriente."
Ma non finisce qui. Durante le esercitazioni nella piana di Salisbury, alle truppe non è stato nemmeno permesso di usare sistemi di disturbo del segnale — un’abilità fondamentale nel contesto delle guerre elettroniche contemporanee.
Tradotto: l'esercito britannico forma i suoi soldati con regole da museo, mentre la guerra reale corre su un altro binario.
Un addestramento che sembra più pensato per evitare problemi legali che per vincere un conflitto.

Waltz "voleva portare la politica statunitense in una direzione che non piaceva a Trump perché gli Stati Uniti non avevano tentato una soluzione diplomatica" e quando la notizia delle sue attività è giunta al presidente, "non ne era contento", ha detto una fonte al WaPo.