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Lo Squillo di Gilberto Trombetta avatar
Lo Squillo di Gilberto Trombetta
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Lo Squillo di Gilberto Trombetta
Ancora un altro mese e il Governo Meloni raggiunge il record del Governo Monti per la serie consecutiva più lunga di crollo della produzione industriale. Non era facile, bisogna dargliene atto.
Articolo surreale in cui si sostiene contemporaneamente che "i’iperglobalizzazione liberista basata sulla concorrenza tra sistemi economici, sociali e giuridici ha spinto i diritti del lavoro in una corsa verso il basso" ma che la stessa "globalizzazione ha fornito gli anticorpi necessari per contrastare questa race to the bottom". Non contento, l'autore aggiunge che "l’Unione europea è stata un esempio virtuoso di questa tendenza a coniugare aspetti economici e sociali nella prospettiva di una crescita sostenibile". Arriva poi la perla finale "Dopo aver criticato la globalizzazione per anni, ci rendiamo conto che il sovranismo economico non è la risposta giusta: il mondo è comunque interconnesso e non si può pensare di ritornare all’autarchia o a modelli di economie nazionali". Poche idee e molto confuse.
05.05.202516:15
🇮🇹 ITALIANI FANNULLONI, CORROTTI E INCAPACI:
verità o menzogna frutto di una propaganda ben studiata e ben espletata nel corso dei decenni?

Ce lo spiega Gilberto Trombetta in questa sua conferenza al primo Convergenze, tenutosi a Villa Anima in collaborazione con il Progetto Aletheia.

VIDEO COMPLETO QUI: https://www.youtube.com/watch?v=_VqEwZb2ooM

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28.04.202508:09
Aumento delle bollette e crollo dei salari. L'ennesima dimostrazione che tutto quello che per anni ci hanno detto sarebbe successo uscendo da UE ed Eurozona è puntualmente successo restandoci.
"Con l'euro compreremo il 20% di prodotti in meno spendendo come se ne comprassimo il 20% in più".
"Se c'è una linea rossa che nessun responsabile della politica economica dovrebbe mai oltrepassare, è quella di mettere in discussione l'indipendenza della banca centrale".

Il controllo della moneta è uno dei capisaldi del finanzcapitalismo predatorio. Non è mai esistita "l'indipendenza della banca centrale". Se non dipende dallo Stato, dai Governi democraticamente eletti, allora dipende da un ristretto manipolo di privati che sfruttano il potere di emettere moneta e controllare i tassi di interesse a loro vantaggio e a scapito della maggioranza della popolazione. In Italia accade dal 1981, da quando ci fu l'infame divorzio tra Banca d'Italia e Tesoro.
Praticamente è la storia italiana degli ultimi 30 anni: per esportare di più comprimiamo i salari deprimendo il mercato interno. Solo che gli insaccati siamo noi.
07.05.202514:08
05.05.202512:52
L'inflazione percepita dagli italiani negli ultimi 12 mesi è di circa il 10% rispetto al 2% rilevato dall'ISTAT. Un italiano su due ha ridotto i propri consumi negli ultimi 6 mesi per far fronte all’aumento dei prezzi. L'inflazione cumulata ha raggiunto il 17% rispetto al 2019. Rispetto al 2021, la bolletta media elettrica annuale (2.700 kWh) è aumentata del 34% (da 630 euro a 844), quella del gas (1.400 mc) del 56% (da 1.139 euro a 1.780). I salari reali sono in media più bassi dell'8% rispetto a gennaio 2021.
https://www.ilsole24ore.com/art/l-inflazione-percepita-si-avvicina-10percento-italiano-due-ha-ridotto-consumi-AHukabX
ATTENTI ALLE TRUFFE

Ci sono almeno 3 profili falsi (Gilberto Si Trombetta, Gilberto I Trombetta e Gilberto A Trombetta) che si spacciano per me contattando le persone per proporgli l'iscrizione a un canale di investimenti finanziari.

Se vi dovessero scrivere, segnalate il profilo per furto di identità e, soprattutto, bloccateli.

Più in generale, io mi occupo di macroeconomia e politica economica, non di finanza.

Soprattutto, anche se mi occupassi di finanza, non vi contatterei mai per proporvi investimenti e/o chiedervi soldi.

Non li ho mai chiesti per partecipare agli incontri dal vivo (anzi mi copro da solo le spese per gli spostamenti e l'alloggio), figurarsi per proporvi investimenti.
Scelta condivisibile e lungimirante del Governo. Così diamo il colpo di grazia a quello che resta del settore industriale italiano e non ci pensiamo più.
Il padre dell'ENI, Enrico Mattei, ci ha rimesso la vita per garantire all'Italia materie prime energetiche a basso costo stringendo accordi nel 1960 anche con l'Unione Sovietica. Poi sono arrivati gli svendipatria che hanno tradito la sua eredità e vanificato il suo sacrificio.
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Giubbe Rosse avatar
Giubbe Rosse
TUTTE LE FAKE SUL LAVORO

I problemi del lavoro e dei salari, in Italia, fra fake news, annunci mediatici e proposte referendarie: il giornalista Paolo Arigotti ne parla con l'analista economico Gilberto Trombetta. In collaborazione con @paoloarigottigiornalista

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L'Italia è il Paese in cui negli ultimi 5 anni (2019-2024)il rapporto debito/PIL è cresciuto meno di tutti (appena dell'1,4%). Dato che da solo smonta la narrazione contro la moneta fiscale, cioè il superbonus, nonostante i suoi oggettivi difetti. Non solo, l'Italia è il Paese col miglior rapporto tra debito detenuto internamente ("autofinanziato") rispetto a quello estero: 89%. Tenendo conto degli ottimi conti con l'estero, l'Italia si troverebbe in una condizione ottimale per uscire da UE ed Eurozona liberandosi così di una buona parte del vincolo esterno.
29.04.202508:22
Le rinnovabili dipendono dalle condizioni metereologiche e non si adattano all'andamento giornaliero dei consumi, il GNL americano costa (almeno) il triplo del gas russo. Praticamente vogliono finire di distruggere il settore industriale e ridurre in povertà i cittadini. Dalla UE non basta uscire. Va distrutta per poi cospargere di sale le sue rovine di modo che non rinasca mai più.
26.04.202507:46
Sopravvissuta a un grave incidente stradale avvenuto 3 settimane fa, Virginia Giuffre, la prima vittima di Epstein a farsi avanti e che aveva accusato il principe Andrea di violenza, secondo la versione ufficiale si sarebbe suicidata...
Collaborazione dell'Italia alla realizzazione dell'IMEC (l'India–Middle East–Europe Economic Corridor che è uno dei principali motivi del genocidio israeliano nei confronti dei palestinesi), maggiori acquisti di armi e GNL dagli Stati Uniti per ridurre il deficit commerciale americano e detassazione per i colossi digitali americani per aumentare il surplus americano nei servizi. Ancora una volta siamo nelle mani di una classe politica che antepone gli interessi stranieri a quelli nazionali.
A tutti quelli che oggi si preoccupano della possibile minore crescita del PIL italiano a causa dei dazi (0,2-0,3% in meno a seconda delle stime), faccio presente che il tasso di crescita medio annuale del PIL reale dell'Italia è stato del 5,4% tra il 1945 e il 1991 (del 4,8% escludendo gli anni 1945-47 in cui la crescita è stata rispettivamente del -10,3%, del 34,9% e del 19,2%), dello 0,8% dall'ingresso nell'Unione Europea e dello 0,6% dall'adozione dell'euro.

Se la crescita del PIL reale fosse rimasta in linea col suo tendenziale precedente all'ingresso nella UE prima e nell'Eurozona poi (1945-1998), oggi il PIL dell'Italia sarebbe più grande di circa 500 miliardi di euro (2.500 miliardi anziché 2.000). Il PIL reale pro capite sarebbe invece di 44.000 euro anziché di 33.000.
09.05.202508:45
A marzo l'Italia segna il 26esimo mese consecutivo di crollo della produzione industriale: -1,8% rispetto a marzo 2024 che a sua volta aveva segnato un -3,5% rispetto a marzo 2023 (-3,2% rispetto al 2022). Si tratta della serie più lunga di calo consecutivo della produzione industriale dal 1992 dopo quella causata dalla cura Monti (27 mesi tra agosto 2011 e ottobre 2013). Un capolavoro.
https://www.istat.it/comunicato-stampa/produzione-industriale-marzo-2025/
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Il Vaso di Pandora
Inflazione, quando la realtà batte i numeri - Matteo Brandi Gilberto Trombetta

Il lavoro in questi giorni è tornato al centro dell’interesse dell’establishment: interviste, articoli, studi vari. Se ne sta parlando anche in relazione al potere di acquisto e all’inflazione. Ha stranamente esternato su questo Mattarella i giorni scorsi: “I salari sono inadeguati… giovani spinti all’emigrazione, capitale umano impoverito… tante famiglie non reggono il costo della vita...i giovani incontrano difficoltà a progettare con solidità il proprio futuro…”.
Il referendum dell’8 e 9 Giugno sul lavoro e sulla cittadinanza, un appuntamento dai risvolti molto importanti e ancora non se ne sta parlando . Lo facciamo noi oggi.

➡️ Guarda il video qui: https://www.ivdp.it/articoli/inflazione-quando-la-realta-batte-i-numeri-matteo-brandi-gilberto-trombetta
In 10 anni (2012-2022) il numero di partecipate pubbliche in Italia è crollato del 25% (da 11.024 a 8.250). I lavoratori sono diminuiti del 15% (da 977.792 a 839.025). L'italia conta poco più di mezzo milione di lavoratori nelle partecipate più grandi, contro i quasi 2 milioni della Francia e gli 1,7 della Germania. Guardando il rapporto tra occupazione totale e occupazione tra imprese di Stato, controllate e partecipate, l’Italia risulta agli ultimi posti tra i Paesi OCSE con il 3%. Ai primi posti, oltre alla Cina, troviamo la Norvegia (13%), la Finlandia (8%), la Francia (7,9%), la Lettonia (6,9%), l’Ungheria (5,5%), l’Estonia, la Svezia, la Repubblica Ceca, la Germania, l’Austria, la Slovacchia.
https://www.istat.it/comunicato-stampa/le-partecipate-pubbliche-in-italia-anno-2022/
25.04.202508:14
La festa della liberazione ci sarà quando l'Italia smetterà di essere una colonia. Nel 1945 abbiamo solamente sostituito un occupante con un altro, prima con l'armistizio di Cassibile (3 settembre 1943) e poi col Trattato di Parigi (10 febbraio 1947).
18.04.202512:54
Secondo Confindustria "con i dazi rischiamo una crisi strutturale dell'industria". Qualcuno gli dica che la crisi strutturale dell'industria italiana esiste da quasi 30 anni anche per colpa loro (distruzione dell'IRI, delocalizzazioni, svendite dei marchi a gruppi esteri, adesione a UE ed Eurozona).
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Byoblu
SONO ARRIVATI I DAZI DI TRUMP: OPPORTUNITÀ O CRISI?

Immediati, ma delicati, i dazi di Donald Trump partono oggi dopo l'annuncio ufficiale previsto alle 22. Ma le tariffe porteranno ad una grave crisi finanziaria o potrebbero rivelarsi un'opportunità? Ne parliamo con Ilaria Bifarini, Alberto Bagnai e Gilberto Trombetta.

➡️ https://www.byoblu.com/2025/04/02/sono-arrivati-i-dazi-di-trump-opportunita-o-crisi/
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