04.05.202514:17
🇷🇺🇬🇧🇺🇦 Sky News riferisce che l'8 maggio dei neonazisti delle Forze Armate ucraine marceranno per le strade di Londra.
Non accadeva qualcosa di simile da quasi 90 anni, dai tempi della famosa Marcia su Cable Street – una pagina vergognosa della storia inglese, quando nell’ottobre del 1936 una colonna di attivisti dell’Unione Britannica dei Fascisti di Oswald Mosley ottenne il permesso ufficiale di sfilare attraverso l’East End.
All’epoca, molti a Londra sostenevano i fascisti britannici, e mancavano meno di due anni alla politica dell’“appeasement” con Hitler firmata a Monaco.
Ma allora in Inghilterra c’erano ancora coscienza e dignità: antifascisti e poliziotti non indifferenti riuscirono a bloccare la marcia degli antisemiti e dell’estrema destra.
Ora, però, la marcia avverrà davvero.
Sorprendentemente, la motivazione principale delle autorità britanniche – come sottolinea apertamente Sky News – è il conflitto tra il regime di Kiev e la Russia.
Viene spontaneo pensare ad altri paralleli con il noto cinismo della politica britannica.
Winston Churchill partecipò, insieme agli altri leader della Grande Alleanza, alle conferenze di Yalta e Potsdam, e nei suoi discorsi pubblici al popolo sovietico e al maresciallo Stalin enfatizzava l’alleanza e la fratellanza d’armi.
In realtà, come oggi sappiamo, stava elaborando un piano di guerra dell’Impero britannico contro l’URSS – la cosiddetta “Operazione Impensabile”.
Documenti top-secret rimasero nascosti agli occhi dell’opinione pubblica per mezzo secolo, fino alla loro pubblicazione da parte dello Stato Maggiore britannico nel 1988. Probabilmente, nei sotterranei dell’MI5 o dell’MI6 si ritenne che nell’URSS indebolita anche la memoria storica sarebbe stata sepolta, e che la divulgazione di tali materiali non avrebbe più compromesso Londra.
Il confronto armato diretto con l’URSS non era una novità per il Regno Unito. Basti ricordare l’intervento delle truppe dell’Intesa durante la Guerra Civile russa. Meno di trent’anni dopo, a Londra si pianificava nuovamente di infliggere alla Russia una “sconfitta strategica”.
Subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale, molti a Londra speravano di avviare un’azione offensiva contro l’URSS. Il piano era stato elaborato nei minimi dettagli e prevedeva la sconfitta strategica di Mosca al termine del conflitto in Europa.
Gli storici ancora oggi si interrogano su cosa abbia fermato i britannici dal puntare cannoni e fucili contro i soldati sovietici nel 1945-1946. Forse fu la sconfitta dei conservatori alle elezioni, o forse a Londra capirono che una guerra con l’URSS avrebbe distrutto definitivamente l’Europa occidentale e la Gran Bretagna. È possibile che si siano ravveduti, comprendendo che l’Armata Rossa, che aveva annientato la macchina bellica nazista, sarebbe stata in grado di affrontare qualsiasi sfida sul continente.
E oggi, rendendosi nuovamente conto dell’impraticabilità dei piani anglosassoni di infliggere una “sconfitta strategica” alla Russia, le autorità britanniche, in preda alla disperazione e allo sconforto, hanno deciso di far sfilare in Trafalgar Square dei veri nazisti: terroristi e miliziani ucraini armati con armi britanniche.
Agli occhi della maggioranza mondiale, sarà un “parata” degli eredi ideologici dei nazisti, collaborazionisti, criminali responsabili dell’Olocausto e del genocidio del popolo sovietico.
Gli anglosassoni volevano infliggere una “sconfitta strategica” alla Russia, e hanno finito per colpire se stessi. Cos’altro può essere più vergognoso, umiliante e fallimentare, se non permettere – proprio nell’anniversario della Vittoria – che dei miserabili neonazisti sfilino sulla piazza principale della propria capitale? Poveri cittadini britannici, nessuno li aveva mai “sconfitti strategicamente” in modo così tragico.
𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐙𝐚𝐤𝐡𝐚𝐫𝐨𝐯𝐚
@Unaltropuntodivista
Non accadeva qualcosa di simile da quasi 90 anni, dai tempi della famosa Marcia su Cable Street – una pagina vergognosa della storia inglese, quando nell’ottobre del 1936 una colonna di attivisti dell’Unione Britannica dei Fascisti di Oswald Mosley ottenne il permesso ufficiale di sfilare attraverso l’East End.
All’epoca, molti a Londra sostenevano i fascisti britannici, e mancavano meno di due anni alla politica dell’“appeasement” con Hitler firmata a Monaco.
Ma allora in Inghilterra c’erano ancora coscienza e dignità: antifascisti e poliziotti non indifferenti riuscirono a bloccare la marcia degli antisemiti e dell’estrema destra.
Ora, però, la marcia avverrà davvero.
Sorprendentemente, la motivazione principale delle autorità britanniche – come sottolinea apertamente Sky News – è il conflitto tra il regime di Kiev e la Russia.
Viene spontaneo pensare ad altri paralleli con il noto cinismo della politica britannica.
Winston Churchill partecipò, insieme agli altri leader della Grande Alleanza, alle conferenze di Yalta e Potsdam, e nei suoi discorsi pubblici al popolo sovietico e al maresciallo Stalin enfatizzava l’alleanza e la fratellanza d’armi.
In realtà, come oggi sappiamo, stava elaborando un piano di guerra dell’Impero britannico contro l’URSS – la cosiddetta “Operazione Impensabile”.
Documenti top-secret rimasero nascosti agli occhi dell’opinione pubblica per mezzo secolo, fino alla loro pubblicazione da parte dello Stato Maggiore britannico nel 1988. Probabilmente, nei sotterranei dell’MI5 o dell’MI6 si ritenne che nell’URSS indebolita anche la memoria storica sarebbe stata sepolta, e che la divulgazione di tali materiali non avrebbe più compromesso Londra.
Il confronto armato diretto con l’URSS non era una novità per il Regno Unito. Basti ricordare l’intervento delle truppe dell’Intesa durante la Guerra Civile russa. Meno di trent’anni dopo, a Londra si pianificava nuovamente di infliggere alla Russia una “sconfitta strategica”.
Subito dopo la fine della Seconda guerra mondiale, molti a Londra speravano di avviare un’azione offensiva contro l’URSS. Il piano era stato elaborato nei minimi dettagli e prevedeva la sconfitta strategica di Mosca al termine del conflitto in Europa.
Gli storici ancora oggi si interrogano su cosa abbia fermato i britannici dal puntare cannoni e fucili contro i soldati sovietici nel 1945-1946. Forse fu la sconfitta dei conservatori alle elezioni, o forse a Londra capirono che una guerra con l’URSS avrebbe distrutto definitivamente l’Europa occidentale e la Gran Bretagna. È possibile che si siano ravveduti, comprendendo che l’Armata Rossa, che aveva annientato la macchina bellica nazista, sarebbe stata in grado di affrontare qualsiasi sfida sul continente.
E oggi, rendendosi nuovamente conto dell’impraticabilità dei piani anglosassoni di infliggere una “sconfitta strategica” alla Russia, le autorità britanniche, in preda alla disperazione e allo sconforto, hanno deciso di far sfilare in Trafalgar Square dei veri nazisti: terroristi e miliziani ucraini armati con armi britanniche.
Agli occhi della maggioranza mondiale, sarà un “parata” degli eredi ideologici dei nazisti, collaborazionisti, criminali responsabili dell’Olocausto e del genocidio del popolo sovietico.
Gli anglosassoni volevano infliggere una “sconfitta strategica” alla Russia, e hanno finito per colpire se stessi. Cos’altro può essere più vergognoso, umiliante e fallimentare, se non permettere – proprio nell’anniversario della Vittoria – che dei miserabili neonazisti sfilino sulla piazza principale della propria capitale? Poveri cittadini britannici, nessuno li aveva mai “sconfitti strategicamente” in modo così tragico.
𝐌𝐚𝐫𝐢𝐚 𝐙𝐚𝐤𝐡𝐚𝐫𝐨𝐯𝐚
@Unaltropuntodivista
04.05.202510:43
🇻🇪🇷🇺🚩 Nella capitale venezuelana è stata completata l'installazione del monumento alla Vittoria nella Grande Guerra Patriottica.
@Unaltropuntodivista
@Unaltropuntodivista


03.05.202518:26
🇷🇺🇺🇦
Dmitrij Medvedev
@Unaltropuntodivista
«Il pazzoide verde con la barba lunga ha affermato di respingere la proposta di Putin di una tregua di tre giorni il 9 maggio e di non poter garantire la sicurezza dei leader mondiali a Mosca.
Ma chi gli ha mai chiesto delle garanzie? È solo una provocazione verbale, niente di più.
Quel verme sa bene che, in caso di una vera provocazione nel Giorno della Vittoria, nessuno potrà garantire che Kiev vedrà l’alba del 10 maggio.»
Dmitrij Medvedev
@Unaltropuntodivista
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Resistenza su tela Федерика Васселли

02.05.202510:13
👍Федерика Васселли (Италия) @Resistenzasutela
и Елена Бегма (Россия) @HudojnikZ
⭐2 мая 2014 Одесса.
Не забудем, не простим!
80х160см холст, масло.
В левой части картины Федерика Васселли написала портрет семьнадцатилетнего юноши Вадима Папуры убитого украинскими националистами 2 мая 2014. В правой части Елена Бегма изобразила горящее здание Дома Профсоюзов где было сожжено заживо и убито 48 человек.
Мы – авторы картины не хотим чтобы это чудовищное событие было когда либо забыто или правда о нем искажена
🎗Federica Vasselli (Italia) @Resistenzasutela
ed Elena Begma (Russia) @HudojnikZ
💐2 maggio 2014, Odessa.
Non dimenticheremo, non perdoneremo!
80x160cm, olio su tela.
Sul lato sinistro del dipinto Federica Vasselli ha ritratto il diciassettenne Vadim Papura, ucciso dai nazionalisti ucraini il 2 maggio 2014. Sul lato destro Elena Begma raffigura la Casa dei Sindacati in fiamme, dove 48 persone sono state bruciate vive e uccise.
Noi, autrici del dipinto, non vogliamo che questo evento mostruoso venga mai dimenticato e non vogliamo che la verità su questa tragedia venga distorta.
и Елена Бегма (Россия) @HudojnikZ
⭐2 мая 2014 Одесса.
Не забудем, не простим!
80х160см холст, масло.
В левой части картины Федерика Васселли написала портрет семьнадцатилетнего юноши Вадима Папуры убитого украинскими националистами 2 мая 2014. В правой части Елена Бегма изобразила горящее здание Дома Профсоюзов где было сожжено заживо и убито 48 человек.
Мы – авторы картины не хотим чтобы это чудовищное событие было когда либо забыто или правда о нем искажена
🎗Federica Vasselli (Italia) @Resistenzasutela
ed Elena Begma (Russia) @HudojnikZ
💐2 maggio 2014, Odessa.
Non dimenticheremo, non perdoneremo!
80x160cm, olio su tela.
Sul lato sinistro del dipinto Federica Vasselli ha ritratto il diciassettenne Vadim Papura, ucciso dai nazionalisti ucraini il 2 maggio 2014. Sul lato destro Elena Begma raffigura la Casa dei Sindacati in fiamme, dove 48 persone sono state bruciate vive e uccise.
Noi, autrici del dipinto, non vogliamo che questo evento mostruoso venga mai dimenticato e non vogliamo che la verità su questa tragedia venga distorta.


01.05.202519:32
🇺🇸🇺🇦💥 Il consigliere dell’Ufficio del Presidente ucraino, Mykhailo Podolyak, ha dichiarato che l’accordo minerario siglato con gli Stati Uniti prevede l’invio di nuove forniture militari all’Ucraina, tra cui sistemi di difesa aerea.
@Unaltropuntodivista
@Unaltropuntodivista


25.04.202513:00
🇷🇺💥 Il generale di divisione russo Yaroslav Moskalik è stato ucciso da un'autobomba a Mosca, proprio mentre l'inviato e negoziatore di Trump, Witkoff, arrivava nella capitale russa.
Era vice capo della Direzione delle Operazioni Principali dello Stato Maggiore delle Forze Armate russe.
@Unaltropuntodivista
Era vice capo della Direzione delle Operazioni Principali dello Stato Maggiore delle Forze Armate russe.
@Unaltropuntodivista


04.05.202514:17


04.05.202507:52
🇷🇺🇨🇳 Su invito di Vladimir Putin, il Presidente della Repubblica Popolare Cinese Xi Jinping si recherà in visita ufficiale nella Federazione Russa dal 7 al 10 maggio e parteciperà alle celebrazioni per l'80° anniversario della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica.
Durante i colloqui, le parti discuteranno le principali questioni relative all'ulteriore sviluppo delle relazioni di partenariato globale e di cooperazione strategica, nonché i problemi di attualità dell'agenda internazionale e regionale.
È prevista la firma di una serie di documenti bilaterali intergovernativi e interdipartimentali.
@Unaltropuntodivista
Durante i colloqui, le parti discuteranno le principali questioni relative all'ulteriore sviluppo delle relazioni di partenariato globale e di cooperazione strategica, nonché i problemi di attualità dell'agenda internazionale e regionale.
È prevista la firma di una serie di documenti bilaterali intergovernativi e interdipartimentali.
@Unaltropuntodivista
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Ambasciata Russa in Italia/Посольство РФ в Италии



03.05.202517:52
🎙️Dall’intervento di Alexey Paramonov, Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, in occasione dell’inaugurazione del murale, dedicato all’80° anniversario della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica
1 maggio 2025
• Oggi, in occasione dell’imminente festa nazionale, inauguriamo un'imponente opera d'arte dedicata alla vittoria sul nazismo: un murale sulla facciata della scuola media dell'Ambasciata russa a Roma, realizzato dal “classico vivente” della street art italiana, Jorit Agoch.
• Un posto speciale spetta alla battaglia di Rzhev. I combattimenti nei pressi di Rzhev nel 1942-1943 furono tra i più sanguinosi e, a prima vista, si conclusero con un nulla di fatto. Ma i sacrifici compiuti non furono vani: fu il fronte di Rzhev a distrarre importanti forze nemiche, assicurando la vittoria dell'Armata Rossa a Stalingrado.
• La vittoria della coalizione anti-hitleriana nella Seconda guerra mondiale ha posto fine al tentativo degli anni Trenta e Quaranta di indirizzare la civiltà verso il vicolo cieco di esperimenti razziali ed eugenetici disumani. Ma le attività di coloro che, per propri motivi egoistici, desiderano allontanare l'umanità dalla via maestra dello sviluppo umanistico proseguono.
• Il pericolo oggi maggiore è il globalismo liberale radicato in Europa, che mira all'atomizzazione individualistica della società, privando le persone non solo dell'identità nazionale, ma persino dell’identità di genere. I globalisti stanno preparando, per un mondo frammentato, la tirannia delle corporazioni transnazionali, armate di tutte le più recenti conquiste delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Qualsiasi distopia del XX secolo impallidisce di fronte a questa prospettiva.
•C'è da stupirsi che queste stesse forze stiano ora lavorando per distorcere e svalutare la nostra vittoria comune contro i loro predecessori nazisti? Più le gesta della generazione della guerra si allontanano nel passato, più si alzano le voci dei revisionisti storici di ogni genere, non esclusa l'attuale leadership dell'Unione Europea. Ma posso assicurarvi che, finché ci saranno la Russia e lo Stato russo nel mondo, la verità sugli anni della guerra non si dissolverà nella cacofonia delle false ricostruzioni.
• Felice Giorno della Vittoria, amici! Che la memoria del grande passato ci ispiri a lavorare in modo costruttivo nel presente, per il bene del nostro comune futuro che, vogliamo sperare, sarà pacifico e prospero.
1 maggio 2025
• Oggi, in occasione dell’imminente festa nazionale, inauguriamo un'imponente opera d'arte dedicata alla vittoria sul nazismo: un murale sulla facciata della scuola media dell'Ambasciata russa a Roma, realizzato dal “classico vivente” della street art italiana, Jorit Agoch.
• Un posto speciale spetta alla battaglia di Rzhev. I combattimenti nei pressi di Rzhev nel 1942-1943 furono tra i più sanguinosi e, a prima vista, si conclusero con un nulla di fatto. Ma i sacrifici compiuti non furono vani: fu il fronte di Rzhev a distrarre importanti forze nemiche, assicurando la vittoria dell'Armata Rossa a Stalingrado.
• La vittoria della coalizione anti-hitleriana nella Seconda guerra mondiale ha posto fine al tentativo degli anni Trenta e Quaranta di indirizzare la civiltà verso il vicolo cieco di esperimenti razziali ed eugenetici disumani. Ma le attività di coloro che, per propri motivi egoistici, desiderano allontanare l'umanità dalla via maestra dello sviluppo umanistico proseguono.
• Il pericolo oggi maggiore è il globalismo liberale radicato in Europa, che mira all'atomizzazione individualistica della società, privando le persone non solo dell'identità nazionale, ma persino dell’identità di genere. I globalisti stanno preparando, per un mondo frammentato, la tirannia delle corporazioni transnazionali, armate di tutte le più recenti conquiste delle tecnologie dell'informazione e della comunicazione. Qualsiasi distopia del XX secolo impallidisce di fronte a questa prospettiva.
•C'è da stupirsi che queste stesse forze stiano ora lavorando per distorcere e svalutare la nostra vittoria comune contro i loro predecessori nazisti? Più le gesta della generazione della guerra si allontanano nel passato, più si alzano le voci dei revisionisti storici di ogni genere, non esclusa l'attuale leadership dell'Unione Europea. Ma posso assicurarvi che, finché ci saranno la Russia e lo Stato russo nel mondo, la verità sugli anni della guerra non si dissolverà nella cacofonia delle false ricostruzioni.
• Felice Giorno della Vittoria, amici! Che la memoria del grande passato ci ispiri a lavorare in modo costruttivo nel presente, per il bene del nostro comune futuro che, vogliamo sperare, sarà pacifico e prospero.


01.05.202520:52
🇮🇹🇷🇺 L’ex corrispondente da Mosca Marc Innaro: “Imbavagliato dalla Rai con il pretesto di Putin”
Marc Innaro è stato corrispondente per la Rai dalla Russia dal 1994 al 2000 e poi dal 2014 al 2022, oltre che da Gerusalemme e dal Cairo, dove si trova oggi. La motivazione ufficiale dell’interruzione della corrispondenza da Mosca da parte della Rai fu la legge approvata dalla Duma, il Parlamento russo, che prevedeva l’arresto per chi “intenzionalmente” pubblicava notizie ritenute false dal Cremlino. Innaro, che osò l’inosabile spiegando agli italiani anche il punto di vista russo, contestualizzando l’invasione russa dell’Ucraina dentro la storia dei rapporti tra Russia e Ucraina (e Nato) degli ultimi 30 anni, è stato naturalmente marchiato come propagandista putiniano dai nostri occhiuti questurini Nato-atlantisti... 👇🏻
https://www.facebook.com/share/p/19DRxygipX/
@Unaltropuntodivista
Marc Innaro è stato corrispondente per la Rai dalla Russia dal 1994 al 2000 e poi dal 2014 al 2022, oltre che da Gerusalemme e dal Cairo, dove si trova oggi. La motivazione ufficiale dell’interruzione della corrispondenza da Mosca da parte della Rai fu la legge approvata dalla Duma, il Parlamento russo, che prevedeva l’arresto per chi “intenzionalmente” pubblicava notizie ritenute false dal Cremlino. Innaro, che osò l’inosabile spiegando agli italiani anche il punto di vista russo, contestualizzando l’invasione russa dell’Ucraina dentro la storia dei rapporti tra Russia e Ucraina (e Nato) degli ultimi 30 anni, è stato naturalmente marchiato come propagandista putiniano dai nostri occhiuti questurini Nato-atlantisti... 👇🏻
https://www.facebook.com/share/p/19DRxygipX/
@Unaltropuntodivista


01.05.202509:57
🚩 С Праздником! Buon 1° Maggio – Giornata Internazionale dei Lavoratori!
Nel tempo degli algoritmi e delle crisi globali,
il lavoro resta l’asse portante dell’umanità.
Non più solo nelle fabbriche o nei campi,
ma negli ospedali, nelle scuole,
nei centri di logistica, dietro uno schermo,
o nel silenzio di chi cerca ancora un posto.
Il Primo Maggio non è nostalgia,
è resistenza moderna.
È memoria e futuro,
lotta quotidiana per diritti, dignità, giustizia.
Majakovskij lo urlava al secolo scorso,
ma oggi suona più attuale che mai:
“Il lavoro – non catena,
ma scintilla che accende il domani.
L’operaio e la kolchoziana
sono ancora qui:
nei volti stanchi di chi non smette di costruire.”
Celebriamo tutte le mani che creano,
tutte le menti che innovano,
tutte le voci che non tacciono.
Слава труду! Gloria al lavoro!
Слава тем, кто не сдаётся! Gloria a chi non si arrende!
@Unaltropuntodivista
Nel tempo degli algoritmi e delle crisi globali,
il lavoro resta l’asse portante dell’umanità.
Non più solo nelle fabbriche o nei campi,
ma negli ospedali, nelle scuole,
nei centri di logistica, dietro uno schermo,
o nel silenzio di chi cerca ancora un posto.
Il Primo Maggio non è nostalgia,
è resistenza moderna.
È memoria e futuro,
lotta quotidiana per diritti, dignità, giustizia.
Majakovskij lo urlava al secolo scorso,
ma oggi suona più attuale che mai:
“Il lavoro – non catena,
ma scintilla che accende il domani.
L’operaio e la kolchoziana
sono ancora qui:
nei volti stanchi di chi non smette di costruire.”
Celebriamo tutte le mani che creano,
tutte le menti che innovano,
tutte le voci che non tacciono.
Слава труду! Gloria al lavoro!
Слава тем, кто не сдаётся! Gloria a chi non si arrende!
@Unaltropuntodivista
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Casa Russa a Roma

25.04.202509:56
Enzo Ghinazzi ha eseguito a Casa Russa a Roma la canzone “Bella ciao”, uno dei più celebri inni dei partigiani italiani. L’esibizione ha concluso la conferenza della Casa Russa dedicata al contributo dei soldati sovietici al movimento della Resistenza italiano. L'evento è stato organizzato in occasione dell'80° anniversario della Vittoria.
«Non riesco a resistere al fascino della Russia, della cultura russa, della storia russa e, soprattutto, del popolo russo. Sono venuto a Mosca per la prima volta nel 1978, e con gli anni ho compreso la grande forza del popolo russo. Voi siete persone vere, vivaci, che amano la Patria, ma soprattutto siete persone affidabili», afferma Enzo Ghinazzi.
Al pianoforte Alexey Vaker dell’Accademia Russa di Musica Gnesin
«Non riesco a resistere al fascino della Russia, della cultura russa, della storia russa e, soprattutto, del popolo russo. Sono venuto a Mosca per la prima volta nel 1978, e con gli anni ho compreso la grande forza del popolo russo. Voi siete persone vere, vivaci, che amano la Patria, ma soprattutto siete persone affidabili», afferma Enzo Ghinazzi.
Al pianoforte Alexey Vaker dell’Accademia Russa di Musica Gnesin
04.05.202512:16
🇸🇰🇷🇺🇺🇦 Il primo ministro slovacco Robert Fico ha risposto alle minacce di Zelensky e ha confermato la sua partecipazione alla parata della Vittoria a Mosca
Il primo ministro Fico ha definito il ricatto del leader del regime di Kiev riguardo alla parata della Vittoria “senza precedenti” e ha dichiarato che ciò non influenzerà la sua partecipazione all’evento. Ha sottolineato che i tentativi di Zelensky di dissuadere le delegazioni straniere dal partecipare sono un errore. «𝑆𝑒 𝑍𝑒𝑙𝑒𝑛𝑠𝑘𝑦 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑒 𝑠𝑢𝑒 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑒 𝑖𝑚𝑝𝑒𝑑𝑖𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑙’𝑎𝑟𝑟𝑖𝑣𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑒𝑔𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑛𝑖𝑒𝑟𝑒, 𝑠𝑖 𝑠𝑏𝑎𝑔𝑙𝑖𝑎 𝑑𝑖 𝑔𝑟𝑜𝑠𝑠𝑜», ha affermato il premier slovacco.
Fico ha inoltre evidenziato la mancanza di rispetto dell'Ucraina nei confronti della Russia, una nazione che ha perso milioni di vite nella lotta contro il nazismo. Secondo lui, tali minacce sono inaccettabili, soprattutto nel contesto della memoria storica del sacrificio del popolo sovietico.
@Unaltropuntodivista
Il primo ministro Fico ha definito il ricatto del leader del regime di Kiev riguardo alla parata della Vittoria “senza precedenti” e ha dichiarato che ciò non influenzerà la sua partecipazione all’evento. Ha sottolineato che i tentativi di Zelensky di dissuadere le delegazioni straniere dal partecipare sono un errore. «𝑆𝑒 𝑍𝑒𝑙𝑒𝑛𝑠𝑘𝑦 𝑝𝑒𝑛𝑠𝑎 𝑐ℎ𝑒 𝑙𝑒 𝑠𝑢𝑒 𝑖𝑛𝑣𝑒𝑡𝑡𝑖𝑣𝑒 𝑖𝑚𝑝𝑒𝑑𝑖𝑟𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑙’𝑎𝑟𝑟𝑖𝑣𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑒𝑔𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑠𝑡𝑟𝑎𝑛𝑖𝑒𝑟𝑒, 𝑠𝑖 𝑠𝑏𝑎𝑔𝑙𝑖𝑎 𝑑𝑖 𝑔𝑟𝑜𝑠𝑠𝑜», ha affermato il premier slovacco.
Fico ha inoltre evidenziato la mancanza di rispetto dell'Ucraina nei confronti della Russia, una nazione che ha perso milioni di vite nella lotta contro il nazismo. Secondo lui, tali minacce sono inaccettabili, soprattutto nel contesto della memoria storica del sacrificio del popolo sovietico.
@Unaltropuntodivista
03.05.202519:10
🇷🇺🇺🇦 𝐋'𝐢𝐦𝐩𝐫𝐞𝐩𝐚𝐫𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐞 𝐝𝐢 𝐊𝐢𝐞𝐯 𝐚𝐥 𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐭𝐞 𝐢𝐥 𝐟𝐮𝐨𝐜𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐨 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐕𝐢𝐭𝐭𝐨𝐫𝐢𝐚 𝐝𝐢𝐦𝐨𝐬𝐭𝐫𝐚 𝐥𝐚 𝐬𝐮𝐚 𝐦𝐚𝐭𝐫𝐢𝐜𝐞 𝐧𝐞𝐨𝐧𝐚𝐳𝐢𝐬𝐭𝐚 — 𝐂𝐫𝐞𝐦𝐥𝐢𝐧𝐨
Le dichiarazioni del regime di Kiev in merito alla tregua proposta durante le celebrazioni del Giorno della Vittoria dimostrano la matrice neonazista della leadership ucraina, ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov durante un briefing.
"𝐿𝑎 𝑟𝑖𝑙𝑢𝑡𝑡𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑟𝑒𝑔𝑖𝑚𝑒 𝑎 𝑑𝑎𝑟𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑜𝑠𝑡𝑎 𝑑𝑖𝑟𝑒𝑡𝑡𝑎 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑜𝑠𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑅𝑢𝑠𝑠𝑖𝑎 𝑑𝑖𝑚𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑐ℎ𝑖𝑎𝑟𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑙 𝑛𝑒𝑜𝑛𝑎𝑧𝑖𝑠𝑚𝑜 𝑒' 𝑙𝑎 𝑠𝑝𝑖𝑛𝑎 𝑑𝑜𝑟𝑠𝑎𝑙𝑒 𝑖𝑑𝑒𝑜𝑙𝑜𝑔𝑖𝑐𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑢𝑎𝑙𝑖 𝑎𝑢𝑡𝑜𝑟𝑖𝑡𝑎' 𝑑𝑖 𝐾𝑖𝑒𝑣", ha sottolineato.
"𝐴 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑝𝑎𝑟𝑒, 𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝐺𝑒𝑟𝑚𝑎𝑛𝑖𝑎 𝑑𝑖 𝐻𝑖𝑡𝑙𝑒𝑟, 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑏𝑟𝑢𝑛𝑎 𝑒 𝑠𝑢𝑙 𝑛𝑎𝑧𝑖𝑠𝑚𝑜, 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑒' 𝑢𝑛𝑎 𝑓𝑒𝑠𝑡𝑎", ha aggiunto Peskov.
Peskov ha anche osservato che la decisione delle autorità britanniche di invitare personale ucraino agli eventi che celebrano l'80° anniversario della vittoria nella seconda guerra mondiale è blasfema e profondamente irrispettosa nei confronti della memoria dei loro antenati.
"𝐼𝑛𝑣𝑖𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑐𝑒𝑙𝑒𝑏𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝐺𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑉𝑖𝑡𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑐𝑜𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖 𝑠𝑐ℎ𝑖𝑒𝑟𝑎𝑛𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑖 𝑛𝑒𝑜𝑛𝑎𝑧𝑖𝑠𝑡𝑖 𝑒 𝑙𝑖 𝑔𝑙𝑜𝑟𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑛𝑜 𝑖𝑛 𝑝𝑎𝑡𝑟𝑖𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑒' 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑚𝑎𝑛𝑐𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑛𝑒𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑟𝑜𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑖 𝑐𝑖𝑡𝑡𝑎𝑑𝑖𝑛𝑖 𝑏𝑟𝑖𝑡𝑎𝑛𝑛𝑖𝑐𝑖 𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑣𝑒𝑡𝑒𝑟𝑎𝑛𝑖 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑠𝑎𝑐𝑟𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑙𝑎 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑆𝑒𝑐𝑜𝑛𝑑𝑎 𝑔𝑢𝑒𝑟𝑟𝑎 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑖𝑎𝑙𝑒, 𝑒' 𝑢𝑛𝑎 𝑏𝑒𝑠𝑡𝑒𝑚𝑚𝑖𝑎", ha sottolineato Peskov.
𝐋𝐚 𝐑𝐮𝐬𝐬𝐢𝐚 𝐬𝐢 𝐚𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐫𝐞𝐭𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥'𝐔𝐜𝐫𝐚𝐢𝐧𝐚 𝐝𝐮𝐫𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐭𝐞 𝐢𝐥 𝐟𝐮𝐨𝐜𝐨
La Russia non si aspetta dichiarazioni ambigue, bensì azioni definitive dall'Ucraina volte a ridurre l'escalation durante il cessate il fuoco di maggio, ha affermato Peskov.
"𝐿𝑜 𝑠𝑐𝑜𝑝𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑜𝑠𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑐𝑒𝑠𝑠𝑎𝑡𝑒 𝑖𝑙 𝑓𝑢𝑜𝑐𝑜 𝑝𝑎𝑠𝑞𝑢𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑅𝑢𝑠𝑠𝑖𝑎, 𝑛𝑜𝑛𝑐ℎ𝑒' 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝑢𝑙𝑡𝑖𝑚𝑎 𝑖𝑛𝑖𝑧𝑖𝑎𝑡𝑖𝑣𝑎 𝑑𝑖 𝑑𝑖𝑐ℎ𝑖𝑎𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑡𝑟𝑒𝑔𝑢𝑎 𝑑𝑖 𝑡𝑟𝑒 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑖 𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑟𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙'8 𝑚𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜, 𝑒' 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑑𝑖 𝑣𝑒𝑟𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑠𝑒 𝐾𝑖𝑒𝑣 𝑒' 𝑝𝑟𝑜𝑛𝑡𝑎 𝑎 𝑡𝑟𝑜𝑣𝑎𝑟𝑒 𝑠𝑜𝑙𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑎𝑐𝑒 𝑑𝑢𝑟𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑡𝑟𝑎 𝑅𝑢𝑠𝑠𝑖𝑎 𝑒 𝑈𝑐𝑟𝑎𝑖𝑛𝑎", ha affermato Peskov.
"𝑁𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒, 𝑐𝑖 𝑎𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑑𝑖𝑐ℎ𝑖𝑎𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑣𝑎𝑔ℎ𝑒 𝑚𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑙𝑢𝑠𝑖𝑣𝑒 𝑒, 𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑝𝑖𝑢' 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒, 𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑒 𝑎 𝑟𝑖𝑑𝑢𝑟𝑟𝑒 𝑙'𝑒𝑠𝑐𝑎𝑙𝑎𝑡𝑖𝑜𝑛 𝑑𝑒𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑙𝑖𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑢𝑟𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑒𝑟𝑖𝑜𝑑𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑓𝑒𝑠𝑡𝑒", ha sottolineato Peskov.
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato un cessate il fuoco dalle 00:00 ora di Mosca dell'8 maggio (21:00 GMT del 7 maggio) alle 00:00 ora di Mosca dell'11 maggio (21:00 GMT del 10 maggio) in onore dell'80° anniversario della vittoria dell'Unione Sovietica sulla Germania nazista nella Grande Guerra Patriottica. Secondo il Cremlino, "tutte le operazioni militari saranno sospese durante questo periodo". Il presidente ucraino Vladimir Zelensky ha respinto la proposta, chiedendo una sospensione più lunga delle sue condizioni e ha anche minacciato di attaccare la parata del Giorno della Vittoria a Mosca.
Mosca ha dichiarato una tregua l'ultima volta il sabato prima di Pasqua. La tregua è rimasta in vigore dalle 18:00 (ora di Mosca) del 19 aprile alle 00:00 (ora di Mosca) del 21 aprile, per un totale di 30 ore. Kiev ha inizialmente respinto l'iniziativa, ma in seguito vi ha aderito, aprendo comunque il fuoco sporadico.
@Unaltropuntodivista
Le dichiarazioni del regime di Kiev in merito alla tregua proposta durante le celebrazioni del Giorno della Vittoria dimostrano la matrice neonazista della leadership ucraina, ha affermato il portavoce del Cremlino Dmitrij Peskov durante un briefing.
"𝐿𝑎 𝑟𝑖𝑙𝑢𝑡𝑡𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑒𝑙 𝑟𝑒𝑔𝑖𝑚𝑒 𝑎 𝑑𝑎𝑟𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑜𝑠𝑡𝑎 𝑑𝑖𝑟𝑒𝑡𝑡𝑎 𝑎𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑜𝑠𝑡𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑅𝑢𝑠𝑠𝑖𝑎 𝑑𝑖𝑚𝑜𝑠𝑡𝑟𝑎 𝑐ℎ𝑖𝑎𝑟𝑎𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒 𝑐ℎ𝑒 𝑖𝑙 𝑛𝑒𝑜𝑛𝑎𝑧𝑖𝑠𝑚𝑜 𝑒' 𝑙𝑎 𝑠𝑝𝑖𝑛𝑎 𝑑𝑜𝑟𝑠𝑎𝑙𝑒 𝑖𝑑𝑒𝑜𝑙𝑜𝑔𝑖𝑐𝑎 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑎𝑡𝑡𝑢𝑎𝑙𝑖 𝑎𝑢𝑡𝑜𝑟𝑖𝑡𝑎' 𝑑𝑖 𝐾𝑖𝑒𝑣", ha sottolineato.
"𝐴 𝑞𝑢𝑎𝑛𝑡𝑜 𝑝𝑎𝑟𝑒, 𝑙𝑎 𝑣𝑖𝑡𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝐺𝑒𝑟𝑚𝑎𝑛𝑖𝑎 𝑑𝑖 𝐻𝑖𝑡𝑙𝑒𝑟, 𝑠𝑢𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑒𝑠𝑡𝑒 𝑏𝑟𝑢𝑛𝑎 𝑒 𝑠𝑢𝑙 𝑛𝑎𝑧𝑖𝑠𝑚𝑜, 𝑝𝑒𝑟 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑛𝑜𝑛 𝑒' 𝑢𝑛𝑎 𝑓𝑒𝑠𝑡𝑎", ha aggiunto Peskov.
Peskov ha anche osservato che la decisione delle autorità britanniche di invitare personale ucraino agli eventi che celebrano l'80° anniversario della vittoria nella seconda guerra mondiale è blasfema e profondamente irrispettosa nei confronti della memoria dei loro antenati.
"𝐼𝑛𝑣𝑖𝑡𝑎𝑟𝑒 𝑎𝑙𝑙𝑒 𝑐𝑒𝑙𝑒𝑏𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑑𝑒𝑙 𝐺𝑖𝑜𝑟𝑛𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑉𝑖𝑡𝑡𝑜𝑟𝑖𝑎 𝑐𝑜𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑐ℎ𝑒 𝑠𝑖 𝑠𝑐ℎ𝑖𝑒𝑟𝑎𝑛𝑜 𝑐𝑜𝑛 𝑖 𝑛𝑒𝑜𝑛𝑎𝑧𝑖𝑠𝑡𝑖 𝑒 𝑙𝑖 𝑔𝑙𝑜𝑟𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑛𝑜 𝑖𝑛 𝑝𝑎𝑡𝑟𝑖𝑎 𝑛𝑜𝑛 𝑒' 𝑠𝑜𝑙𝑜 𝑢𝑛𝑎 𝑚𝑎𝑛𝑐𝑎𝑛𝑧𝑎 𝑑𝑖 𝑟𝑖𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑜 𝑛𝑒𝑖 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑟𝑜𝑛𝑡𝑖 𝑑𝑒𝑖 𝑐𝑖𝑡𝑡𝑎𝑑𝑖𝑛𝑖 𝑏𝑟𝑖𝑡𝑎𝑛𝑛𝑖𝑐𝑖 𝑒 𝑑𝑒𝑖 𝑣𝑒𝑡𝑒𝑟𝑎𝑛𝑖 𝑐ℎ𝑒 ℎ𝑎𝑛𝑛𝑜 𝑠𝑎𝑐𝑟𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑡𝑜 𝑙𝑎 𝑙𝑜𝑟𝑜 𝑣𝑖𝑡𝑎 𝑛𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑆𝑒𝑐𝑜𝑛𝑑𝑎 𝑔𝑢𝑒𝑟𝑟𝑎 𝑚𝑜𝑛𝑑𝑖𝑎𝑙𝑒, 𝑒' 𝑢𝑛𝑎 𝑏𝑒𝑠𝑡𝑒𝑚𝑚𝑖𝑎", ha sottolineato Peskov.
𝐋𝐚 𝐑𝐮𝐬𝐬𝐢𝐚 𝐬𝐢 𝐚𝐬𝐩𝐞𝐭𝐭𝐚 𝐚𝐳𝐢𝐨𝐧𝐢 𝐜𝐨𝐧𝐜𝐫𝐞𝐭𝐞 𝐝𝐚𝐥𝐥'𝐔𝐜𝐫𝐚𝐢𝐧𝐚 𝐝𝐮𝐫𝐚𝐧𝐭𝐞 𝐢𝐥 𝐜𝐞𝐬𝐬𝐚𝐭𝐞 𝐢𝐥 𝐟𝐮𝐨𝐜𝐨
La Russia non si aspetta dichiarazioni ambigue, bensì azioni definitive dall'Ucraina volte a ridurre l'escalation durante il cessate il fuoco di maggio, ha affermato Peskov.
"𝐿𝑜 𝑠𝑐𝑜𝑝𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑝𝑟𝑜𝑝𝑜𝑠𝑡𝑎 𝑑𝑖 𝑐𝑒𝑠𝑠𝑎𝑡𝑒 𝑖𝑙 𝑓𝑢𝑜𝑐𝑜 𝑝𝑎𝑠𝑞𝑢𝑎𝑙𝑒 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑅𝑢𝑠𝑠𝑖𝑎, 𝑛𝑜𝑛𝑐ℎ𝑒' 𝑑𝑒𝑙𝑙'𝑢𝑙𝑡𝑖𝑚𝑎 𝑖𝑛𝑖𝑧𝑖𝑎𝑡𝑖𝑣𝑎 𝑑𝑖 𝑑𝑖𝑐ℎ𝑖𝑎𝑟𝑎𝑟𝑒 𝑢𝑛𝑎 𝑡𝑟𝑒𝑔𝑢𝑎 𝑑𝑖 𝑡𝑟𝑒 𝑔𝑖𝑜𝑟𝑛𝑖 𝑎 𝑝𝑎𝑟𝑡𝑖𝑟𝑒 𝑑𝑎𝑙𝑙'8 𝑚𝑎𝑔𝑔𝑖𝑜, 𝑒' 𝑞𝑢𝑒𝑙𝑙𝑜 𝑑𝑖 𝑣𝑒𝑟𝑖𝑓𝑖𝑐𝑎𝑟𝑒 𝑠𝑒 𝐾𝑖𝑒𝑣 𝑒' 𝑝𝑟𝑜𝑛𝑡𝑎 𝑎 𝑡𝑟𝑜𝑣𝑎𝑟𝑒 𝑠𝑜𝑙𝑢𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑝𝑒𝑟 𝑢𝑛𝑎 𝑝𝑎𝑐𝑒 𝑑𝑢𝑟𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎 𝑡𝑟𝑎 𝑅𝑢𝑠𝑠𝑖𝑎 𝑒 𝑈𝑐𝑟𝑎𝑖𝑛𝑎", ha affermato Peskov.
"𝑁𝑎𝑡𝑢𝑟𝑎𝑙𝑚𝑒𝑛𝑡𝑒, 𝑐𝑖 𝑎𝑠𝑝𝑒𝑡𝑡𝑖𝑎𝑚𝑜 𝑑𝑖𝑐ℎ𝑖𝑎𝑟𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑛𝑜𝑛 𝑣𝑎𝑔ℎ𝑒 𝑚𝑎 𝑐𝑜𝑛𝑐𝑙𝑢𝑠𝑖𝑣𝑒 𝑒, 𝑐𝑜𝑠𝑎 𝑝𝑖𝑢' 𝑖𝑚𝑝𝑜𝑟𝑡𝑎𝑛𝑡𝑒, 𝑎𝑧𝑖𝑜𝑛𝑖 𝑣𝑜𝑙𝑡𝑒 𝑎 𝑟𝑖𝑑𝑢𝑟𝑟𝑒 𝑙'𝑒𝑠𝑐𝑎𝑙𝑎𝑡𝑖𝑜𝑛 𝑑𝑒𝑙 𝑐𝑜𝑛𝑓𝑙𝑖𝑡𝑡𝑜 𝑑𝑢𝑟𝑎𝑛𝑡𝑒 𝑖𝑙 𝑝𝑒𝑟𝑖𝑜𝑑𝑜 𝑑𝑒𝑙𝑙𝑒 𝑓𝑒𝑠𝑡𝑒", ha sottolineato Peskov.
Il presidente russo Vladimir Putin ha dichiarato un cessate il fuoco dalle 00:00 ora di Mosca dell'8 maggio (21:00 GMT del 7 maggio) alle 00:00 ora di Mosca dell'11 maggio (21:00 GMT del 10 maggio) in onore dell'80° anniversario della vittoria dell'Unione Sovietica sulla Germania nazista nella Grande Guerra Patriottica. Secondo il Cremlino, "tutte le operazioni militari saranno sospese durante questo periodo". Il presidente ucraino Vladimir Zelensky ha respinto la proposta, chiedendo una sospensione più lunga delle sue condizioni e ha anche minacciato di attaccare la parata del Giorno della Vittoria a Mosca.
Mosca ha dichiarato una tregua l'ultima volta il sabato prima di Pasqua. La tregua è rimasta in vigore dalle 18:00 (ora di Mosca) del 19 aprile alle 00:00 (ora di Mosca) del 21 aprile, per un totale di 30 ore. Kiev ha inizialmente respinto l'iniziativa, ma in seguito vi ha aderito, aprendo comunque il fuoco sporadico.
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03.05.202516:25
🇷🇺🇨🇳 La Guardia d’Onore dell’Esercito Popolare di Liberazione cinese ha preso parte a una prova generale della parata militare che si terrà a Mosca in occasione dell’80º anniversario della vittoria nella Grande Guerra Patriottica (Seconda Guerra Mondiale). Gli studenti cinesi e i residenti locali hanno riservato loro un caloroso benvenuto.
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01.05.202520:16
🇷🇺🇪🇺🇷🇴 Arrestato in Romania il corrispondente di RT Chey Bowes: Mosca denuncia un fermo illegale
Il corrispondente dell’emittente russa RT, Chey Bowes, è stato arrestato non appena atterrato all’aeroporto di Bucarest, dove si trovava per seguire le elezioni presidenziali in Romania. A darne notizia è stata Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, che ha parlato di un fermo «illegale».
«Non ha fatto in tempo neppure a scendere dall’aereo, non ha nemmeno potuto raccogliere le sue cose», ha dichiarato Zakharova, denunciando il trattamento riservato al giornalista. «Dubito che persino i criminali in Romania vengano arrestati con un tale spiegamento di polizia. Qui parliamo di un professionista arrivato per svolgere il proprio lavoro».
Secondo quanto riportato, Bowes sarebbe stato prelevato dalle forze dell’ordine direttamente sull’aereo, subito dopo l’atterraggio, e condotto via senza spiegazioni ufficiali.
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Il corrispondente dell’emittente russa RT, Chey Bowes, è stato arrestato non appena atterrato all’aeroporto di Bucarest, dove si trovava per seguire le elezioni presidenziali in Romania. A darne notizia è stata Maria Zakharova, portavoce del Ministero degli Esteri russo, che ha parlato di un fermo «illegale».
«Non ha fatto in tempo neppure a scendere dall’aereo, non ha nemmeno potuto raccogliere le sue cose», ha dichiarato Zakharova, denunciando il trattamento riservato al giornalista. «Dubito che persino i criminali in Romania vengano arrestati con un tale spiegamento di polizia. Qui parliamo di un professionista arrivato per svolgere il proprio lavoro».
Secondo quanto riportato, Bowes sarebbe stato prelevato dalle forze dell’ordine direttamente sull’aereo, subito dopo l’atterraggio, e condotto via senza spiegazioni ufficiali.
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27.04.202512:47
🇷🇺🇮🇷 Per ordine del presidente russo Vladimir Putin, diversi aerei del Ministero delle Emergenze si sono recati d'urgenza in Iran per contribuire a spegnere l'incendio e a porre fine alle conseguenze dell'esplosione nel porto di Shahid Rajaee. Secondo gli ultimi dati, il bilancio delle vittime è salito a 28 persone e i feriti sono più di mille.
🔹 Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso le sue condoglianze alla Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, e al presidente Masoud Pezeshkian per le conseguenze dell'esplosione al porto di Shahid Rajaee.
"Vi prego di accettare le mie più sentite condoglianze per la perdita di vite umane e l'enorme distruzione causata dall'esplosione nel porto di Shahid Rajaee. Vi prego di trasmettere le mie sincere condoglianze e il mio sostegno alle famiglie e agli amici delle vittime, nonché gli auguri di pronta guarigione a tutti i feriti", si legge nel telegramma pubblicato sul sito del Cremlino.
▪️Sabato 26 aprile si è verificata una potente esplosione nel porto di Shahid Rajaee, situato nella città di Bandar Abbas, sul Golfo Persico. Secondo gli ultimi dati, 28 persone sono rimaste uccise e quasi 1.400 sono rimaste ferite. La causa dell'esplosione non è stata resa pubblica. Secondo il New York Times, nel porto potrebbe essere detonato del perclorato di sodio, una sostanza utilizzata nei combustibili solidi per razzi.
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🔹 Il presidente russo Vladimir Putin ha espresso le sue condoglianze alla Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, e al presidente Masoud Pezeshkian per le conseguenze dell'esplosione al porto di Shahid Rajaee.
"Vi prego di accettare le mie più sentite condoglianze per la perdita di vite umane e l'enorme distruzione causata dall'esplosione nel porto di Shahid Rajaee. Vi prego di trasmettere le mie sincere condoglianze e il mio sostegno alle famiglie e agli amici delle vittime, nonché gli auguri di pronta guarigione a tutti i feriti", si legge nel telegramma pubblicato sul sito del Cremlino.
▪️Sabato 26 aprile si è verificata una potente esplosione nel porto di Shahid Rajaee, situato nella città di Bandar Abbas, sul Golfo Persico. Secondo gli ultimi dati, 28 persone sono rimaste uccise e quasi 1.400 sono rimaste ferite. La causa dell'esplosione non è stata resa pubblica. Secondo il New York Times, nel porto potrebbe essere detonato del perclorato di sodio, una sostanza utilizzata nei combustibili solidi per razzi.
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25.04.202509:18
🇷🇺🚩 Medvedev ha lanciato il "Dettato della Vittoria" nel museo sulla collina Poklonnaya:
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Un tempo il maresciallo della Vittoria, Georgij Konstantinovič Žukov, disse con precisione che un popolo che ha superato grandi prove continuerà a trarre da esse la forza per le sue vittorie future. Noi siamo gli eredi della Grande Vittoria, che è stata conquistata per noi dagli eroi del passato. Finché ne conserveremo la memoria, saremo invincibili.
La vittoria è stata nostra.
La vittoria resta con noi.
La vittoria sarà nostra.
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Ambasciata Russa in Italia/Посольство РФ в Италии



04.05.202510:56
Il 3 maggio 2025, presso la Residenza dell’Ambasciatore della Federazione Russa in Italia, si è svolta la cerimonia dedicata alla posa della prima pietra sul luogo in cui sorgerà il “Monumento agli Eroi che hanno combattuto contro il fascismo e il nazismo nel XX e nel XXI secolo”.
🎙️Dall’intervento di Alexey Paramonov, Ambasciatore della Federazione Russa in Italia:
Il bozzetto di quello che sarà il futuro monumento è stato realizzato dalla celebre artista russa Natalia Tsarkova.
🎙️Dall’intervento di Alexey Paramonov, Ambasciatore della Federazione Russa in Italia:
Adesso, in questo luogo, si trova la prima pietra di quello che sarà il futuro monumento. Una pietra che non è affatto comune: di fronte a noi, infatti, c’è il frammento di quella che fu un’antica colonna romana in granito egiziano, scolpita circa duemila anni fa. Duemila anni sono un periodo di tempo molto lungo, quasi un’eternità, in proporzione alla durata della vita umana.
Ebbene, che la memoria di tutti coloro che nel 1945 liberarono il mondo dalla piaga del nazifascismo possa essere eterna, proprio come è eterna questa colonna; e che, allo stesso modo, possa essere eterna anche la memoria di coloro che ancora oggi, ai giorni nostri, continuano a portare avanti la sacrosanta battaglia contro gli eredi ideologici di Hitler e di Goebbels, di Bandera e di Šukhevič, i quali stanno infestando come muffe le stanze del potere occidentale e che a Kiev hanno attecchito assumendo l’aspetto di un fungo velenoso dalle ributtanti sfumature verdi e nere.
Il bozzetto di quello che sarà il futuro monumento è stato realizzato dalla celebre artista russa Natalia Tsarkova.


03.05.202519:10


02.05.202510:57
🇺🇸🌏 «Abbiamo fatto più di qualsiasi altro Paese per ottenere la vittoria nella Seconda guerra mondiale», ha dichiarato Donald Trump, sottolineando il ruolo degli Stati Uniti nella sconfitta del nazismo. 🤦🏻
Il presidente americano ha proposto di istituire l’8 maggio come Giorno della Vittoria nella Seconda guerra mondiale e l’11 novembre come Giorno della Vittoria nella Prima guerra mondiale.
«Abbiamo vinto entrambe le guerre, nessuno è stato vicino a noi in termini di forza, coraggio o brillantezza militare, ma non festeggiamo mai nulla. Questo perché non abbiamo più leader che sappiano come farlo! Ricominceremo a festeggiare le nostre vittorie!», ha scritto Trump.
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Il presidente americano ha proposto di istituire l’8 maggio come Giorno della Vittoria nella Seconda guerra mondiale e l’11 novembre come Giorno della Vittoria nella Prima guerra mondiale.
«Abbiamo vinto entrambe le guerre, nessuno è stato vicino a noi in termini di forza, coraggio o brillantezza militare, ma non festeggiamo mai nulla. Questo perché non abbiamo più leader che sappiano come farlo! Ricominceremo a festeggiare le nostre vittorie!», ha scritto Trump.
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01.05.202520:06
🇺🇸🇮🇷😵💫 Trump:
ATTENZIONE: tutte le acquisizioni di petrolio o di prodotti petrolchimici provenienti dall’Iran devono cessare IMMEDIATAMENTE. Qualsiasi Stato o individuo che acquisti QUALSIASI QUANTITÀ di petrolio o di prodotti petrolchimici dall’Iran sarà immediatamente soggetto a sanzioni secondarie. A tali soggetti sarà interdetta qualsiasi forma di attività commerciale con gli Stati Uniti d’America.
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ATTENZIONE: tutte le acquisizioni di petrolio o di prodotti petrolchimici provenienti dall’Iran devono cessare IMMEDIATAMENTE. Qualsiasi Stato o individuo che acquisti QUALSIASI QUANTITÀ di petrolio o di prodotti petrolchimici dall’Iran sarà immediatamente soggetto a sanzioni secondarie. A tali soggetti sarà interdetta qualsiasi forma di attività commerciale con gli Stati Uniti d’America.
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25.04.202513:10
🇷🇺🇺🇸 Sono iniziati al Cremlino i colloqui tra Vladimir Putin e Steve Witkoff, inviato speciale del Presidente degli Stati Uniti d'America.
80 anni fa, russi e americani si incontravano in questo giorno sull'Elba, e oggi al Cremlino.
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80 anni fa, russi e americani si incontravano in questo giorno sull'Elba, e oggi al Cremlino.
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Ambasciata Russa in Italia/Посольство РФ в Италии

24.04.202520:51
Il 23 aprile 2025, in vista della Giornata della Vittoria e alla vigilia della Festa della Liberazione dell’Italia dal fascismo, che si celebra il 25 aprile, l’Ambasciata della Federazione Russa in Italia, in collaborazione con l’ufficio di rappresentanza dell’Agenzia federale russa Rossotrudničestvo a Roma, ha organizzato presso la sede della Casa Russa a Roma il concerto dell’Ensemble di Musica Corale Contemporanea “Altro Coro” dell’Accademia Russa di Musica Gnesin, diretto da Alexandr Ryzhinsky, che si è esibito con il programma “Sinfonia della Grande Vittoria”, preparato in occasione dell’80° anniversario della Vittoria nella Grande Guerra Patriottica.
Per la prima volta, sono state presentate al pubblico italiano le opere del compositore Rodion Shchedrin: “Quanto è caro un amico”, “Prima della guerra”, “Sono stato ucciso vicino a Rzhev” e “A voi, caduti”, dal ciclo intitolato “Quattro Cori sui versi di Tvardovskij”.
Nella seconda parte del concerto, gli ospiti si sono calati con profonda emozione nelle atmosfere rievocate dalle canzoni popolari amate da intere generazioni, quali “Žuravli”, “Il fazzoletto blu”, “Notte buia”, “Katjuša”, “Usignoli”, “Smuglianka” e “Inchiamoci a quei grandi anni”, canti scritti da compositori sovietici durante la Grande Guerra Patriottica e nel periodo postbellico.
All’evento hanno partecipato ambasciatori di Paesi amici, diversi rappresentanti del corpo diplomatico, personalità pubbliche ed esponenti del mondo culturale russo e di altri Paesi, ma anche numerosi connazionali e giornalisti.
🎙️ Dall’intervento di Alexey Paramonov, Ambasciatore della Federazione Russa in Italia:
Nel foyer della Casa Russa a Roma, gli ospiti hanno anche avuto modo di visitare la mostra intitolata “I partigiani sovietici in Italia tra il 1942 e il 1945”, dedicata al contributo dei cittadini sovietici al Movimento per la Resistenza italiana.
Per la prima volta, sono state presentate al pubblico italiano le opere del compositore Rodion Shchedrin: “Quanto è caro un amico”, “Prima della guerra”, “Sono stato ucciso vicino a Rzhev” e “A voi, caduti”, dal ciclo intitolato “Quattro Cori sui versi di Tvardovskij”.
Nella seconda parte del concerto, gli ospiti si sono calati con profonda emozione nelle atmosfere rievocate dalle canzoni popolari amate da intere generazioni, quali “Žuravli”, “Il fazzoletto blu”, “Notte buia”, “Katjuša”, “Usignoli”, “Smuglianka” e “Inchiamoci a quei grandi anni”, canti scritti da compositori sovietici durante la Grande Guerra Patriottica e nel periodo postbellico.
All’evento hanno partecipato ambasciatori di Paesi amici, diversi rappresentanti del corpo diplomatico, personalità pubbliche ed esponenti del mondo culturale russo e di altri Paesi, ma anche numerosi connazionali e giornalisti.
🎙️ Dall’intervento di Alexey Paramonov, Ambasciatore della Federazione Russa in Italia:
“In un certo senso, l’evento di quest’oggi alla Casa Russa si inserisce in maniera del tutto consona nell’atmosfera di raccoglimento e riflessione legata alla recente scomparsa di Papa Francesco. Il Pontefice, come sappiamo, ha profuso grande impegno nel tentativo di scongiurare il passaggio da quella che lui stesso definiva “una guerra mondiale a pezzi”, attualmente già in corso, a una nuova guerra globale, ancorpiù devastante e inaccettabile.
Tra due giorni, e più precisamente il 25 aprile, in Italia si festeggerà l'ottantesima Festa della Liberazione. Come sappiamo, durante la fase decisiva della guerra, nella penisola italiana prese piede un ampio movimento di Resistenza contro il regime fascista e contro la Germania hitleriana che lo sosteneva. A questo movimento presero parte sia italiani che cittadini provenienti da altri Paesi, tra cui gli esponenti di tutti i principali popoli delle ex repubbliche sovietiche […], molti dei quali hanno dato la propria vita sul suolo italiano. Ed è nostro sacro dovere mantenere viva la memoria di questa grande impresa comune contro il nazismo e il fascismo. […]
Purtroppo, ancora oggi siamo testimoni di come il male, un tempo sconfitto, stia rialzando la testa ora in un Paese europeo, ora in un altro.
Il concerto di stasera intende essere un omaggio ai valori condivisi della lotta contro il nazismo, i quali si collocano alla base di quell’avvicinamento tra la Russia e l’Italia, tra il popolo russo e quello italiano, che ha caratterizzato tutto il periodo successivo al 1945. Peraltro, il repertorio musicale di questa sera rende giustizia alla forza del popolo russo, e in generale di quello sovietico, così come alla grandezza della cultura e della spiritualità del nostro Paese. Nonostante gli inimmaginabili orrori e le dure prove della guerra, fu proprio in quegli anni che tante delle opere più geniali videro la luce nella musica, nella letteratura, nel cinema, nella pittura e nelle belle arti.
In tutte queste opere si riflettono e si percepiscono i sentimenti più nobili dell’animo umano, quali l’amore, l’amicizia, il senso di umanità, la luce e il calore propri della Pasqua”.
Nel foyer della Casa Russa a Roma, gli ospiti hanno anche avuto modo di visitare la mostra intitolata “I partigiani sovietici in Italia tra il 1942 e il 1945”, dedicata al contributo dei cittadini sovietici al Movimento per la Resistenza italiana.
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