Curiosità poco note sul film "La vita è bella" del 1997: in questa famosa scena, Guido Orefice (il personaggio interpretato da Benigni) diventa responsabile della fucilazione quasi immediata di circa un centinaio di internati.
Il soldato tedesco spiega infatti con molta precisione le regole del campo (tra cui quella dell'appello mattutino) specificando che qualsiasi violazione viene punita, appunto, con la fucilazione. Come sappiamo, Benigni/Guido afferma di essere l'unico a conoscere il tedesco ma, anziché tradurre, decide di inventarsi il celebre "gioco del carro armato".
Gli altri internati, ignari delle regole, non si presentano all'appello del giorno dopo e vengono così fucilati. Ciò viene confermato indirettamente dal fatto che non compaiono più nelle scene successive.
In seguito, durante un dialogo col figlioletto, Benigni/Guido trova anche il tempo per negare apertamente la presenza di forni crematori nel campo.
Film pazzesco, Oscar meritatissimi.