L'obiettivo degli interessi petroliferi e farmaceutici, allora come oggi, era quello di creare un “Ufficio europeo del cartello” (cioè l'UE di Bruxelles) con un esercito di burocrati del cartello non eletti (Commissione UE) per governare i popoli europei a favore degli interessi aziendali del cartello chimico, petrolifero e farmaceutico.
Il nuovo piano per controllare l'Europa era semplice: nominare un “re”, dotarlo di un “castello” e di migliaia di burocrati asserviti, e vendere in modo ingannevole questa costruzione al popolo come simbolo di democrazia.
Hallstein negò [apertamente] di essere mai stato coinvolto nelle macchinazioni e nelle ideologie del regime nazista, se non come semplice compagno di viaggio. Contrariamente a quanto dichiarato pubblicamente - compreso il giuramento di fedeltà prestato nel 1936 - negò di essere mai stato un membro del NSDAP o di averne appoggiato l'ideologia.
A partire dall'estate del 1938, Hallstein [era] diventato non solo un funzionario del regime nazista, ma anche un partecipante ai negoziati di alto livello tra i due Stati fascisti, Germania e Italia.