Мир сегодня с "Юрий Подоляка"
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Лёха в Short’ах Long’ует
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𝗠 𝗨 𝗦 𝗘
19.02.202517:33
Marco Aurelio. A se stesso

Vivere in simbiosi con gli dei. Vive unito agli dei chi dimostra loro continuamente un'anima grata delle cose ricevute e che opera secondo ciò che lo spirito impone, spirito che Zeus ha dato a ciascuno, come scintilla di sé, perché fosse in ognuno capo e guida. In ciò dunque consistono lo spirito e l'intelletto
29.06.202414:03
Fortunatamente venne ristabilita la forma tradizionale dell'Impero in seguito alla restaurazione Meji, avvenuta tra il 1866 ed il 1869, quando l'Imperatore riaccentrò a sé il potere temporale e spirituale, scacciando lo Shōgun e i suoi funzionari, essendo quel sistema vittima del borghesismo e dell'ozio di una parte della casta samurai, che ormai si era concessa al lusso e ai piaceri materiali, lasciando alle spalle la propria tradizionale formazione. In questo frangente, in funzione rettificatrice, i Samurai leali all'Imperatore, guidati dall'intercessione Divina e dalla regalità di quest'ultimo, impedirono alla classe mercantile di occupare cattedre di potere e impieghi pubblici, impossessandosi dei loro scranni all'interno delle aziende, in nome della fedeltà all'Impero, non al denaro, e riuscendo perciò a limitare l'autorità dei chōnin al solo potere d'acquisto.
La casta guerriera, guidata dal Tennō (天皇), l'imperatore, riassunse la regalità e l'onore perduto, rettificando la nuova fase della storia giapponese in nome del Sacro
Prospettive Indoeuropee
✍🏼 Giorgio Locchi
‼️ Impuniti e a piede libero

Sono tutti impuniti e a piede libero i 30 antifascisti che sabato scorso hanno assaltato un banchetto di CPI a Padova, provocando gravi lesioni ad un ragazzo che ora si trova ancora in ospedale. Gli unici tre antifascisti fermati sono stati rilasciati dopo poche ore, mentre una decina di fuori sede presenti al raid hanno ottenuto un semplice foglio di via.

La galassia antifascista sono quasi due anni che piange repressione: è la
sindrome d'accerchiamento di chi ha smarrito da tempo ogni prospettiva culturale e politica, elevando l’odio a collante del proprio vuoto pneumatico. La loro unica garanzia è un sistema che dalle redazioni ai palazzi soffia sul fuoco della tensione e protegge i suoi utili idioti dalle conseguenze delle loro azioni, trovandogli sempre escamotage mediatici, editoriali o europarlamentari.

Mentre in tutta Italia le questure distribuiscono Daspo a chi ha commemorato la strage di Acca Larenzia, qualcun altro gode dell'indulgenza plenaria antifascista e riesce anche a lamentarsi dell'eccesso di autoritarismo. Non smetteremo mai di lottare contro questo metodo mafioso ed intimidatorio che dalle strade agli uffici più alti cerca di mantenere in piedi un sistema di potere anti-italiano ed anti-europeo.

👉🏻 Solidarietà ai ragazzi di Padova senza se e senza ma.

M U S E
🏴 𝘾𝙤𝙚𝙧𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙍𝙞𝙫𝙤𝙡𝙪𝙯𝙞𝙤𝙣𝙖𝙧𝙞𝙖
#𝟮 𝘽𝙀𝙍𝙏𝙊 𝙍𝙄𝘾𝘾𝙄

📍Oggi pomeriggio parleremo con Mario De Fazio di Berto Ricci, giornalista fiorentino, figura intellettuale e militante di primo piano del discorso rivoluzionario Fascista degli Anni '30.

Dalla critica anti-borghese ed anti-capitalista alla revisione del nazionalismo; dall'egemonia culturale all'idea d'Italia e d'Impero; Ricci è un intellettuale radicale, integrale e soprattutto attuale che deve diventare pane quotidiano di chiunque aspiri e lavori alla costruzione di un'alternativa totale all'ordine costituito: sul piano politico, sociale, economico, culturale e spirituale.

✍🏼 L’intelligenza fascista non ha punti di contatto con l’uomo economico.
𝗠 𝗨 𝗦 𝗘 | Radio Kulturaeuropa
29.06.202414:03
Il Giappone è certamente molto conosciuto nel nostro mondo, ma quanto in modo approfondito? In molti conoscono certamente gli immortali testi di Mishima e certamente tutti coloro i quali hanno una weltanschauung olimpica, eroica, tradizionale, che si incarnò nel fcismo, sanno che il Giappone fu l'alleato dell'Europa fcista, ovvero la vera e unica Europa, durante la seconda guerra mondiale, perché insieme ad essa costituì il baluardo di un mondo spirituale che la plutocrazia e il marxismo volevano distruggere. Inoltre, a differenza dell'Europa, il Giappone era retto da principi integralmente tradizionali negli anni '30 e non viveva un clima di decadenza interna e di guerra civile. Eppure, anche il Giappone aveva conosciuto una fase decadente qualche secolo prima, che fortunatamente si concluse con una reazione positiva delle migliori forze imperiali e spirituali, in seguito all'ascesa della casta dei Chonin, ovvero i mercanti. Nel testo che segue spieghiamo nel dettaglio la vicenda, allo scopo di suscitare interesse nell'approfondire questo capitolo di storia e di far rivelare le Analogie tra la storia europea e quella giapponese

Restaurazione della tradizione giapponese dopo l'ascesa dei Chonin

La casta dei Chōnin, l'ultima delle quattro caste sociali nell'ordinamento tradizionale del Giappone shogunale, rappresentava la classe sociale dei mercanti e degli artigiani, ovvero coloro che avevano un profondo legame con la materia e basavano la loro vita sull'avarizia o sul lusso. Proprio per questo loro attaccamento alla materia, vennero posti all'ultimo gradino della piramide giapponese.
Il sistema a caste poneva al vertice il diretto discendente della Dea Amaterasu, secondo la Tradizione del Sol Levante, ovvero l'Imperatore,
al secondo gradino la casta guerriera che possedeva la ricchezza materiale e le conoscenze dottrinarie e spirituali. Questa struttura si basava sulle dottrine del Confucianesimo, nelle quali veniva impedita la mobilità sociale per mantenere la stabilità spirituale e regale.
Entrando nell'etimologia del termine ”Chōnin”, notiamo che esso è composto da due kanji, ovvero due ideogrammi, 町 o "Chō" che rappresenta ideograficamente la città, ed infine il kanji 人 o "Hito", che rappresenta le persone.
L'unione di questi due kanji, forma il termine "cittadini", cosa che simboleggia il ruolo integrante dei borghesi mercanti giapponesi nel sistema sociale dell'epoca shogunale.
Possiamo notare l'ascesa della casta mercantile a partire dall'unificazione del Giappone per mano di Ieyasu Tokugawa, primo Shōgun del paese, avvenuta nel 1603, grazie all'abbattimento dei confini territoriali tra i vari feudi e al conseguente superamento del modello rurale.
Il primo risultato che ottenne la casta fu la sostituzione del riso come mezzo di scambio con la moneta, nonostante le severe restrizioni a loro imposte;
Il secondo fu l'accumulo di grandi capitali, che consentì loro di riuscire ad imporsi nell'attività del prestito di denaro ai daymio, ovvero i signori locali, e ai samurai.
Con la possibilità, sempre più alla portata di tutti, di creare un capitale, i cittadini cominciarono a commerciare, fondando delle vere e proprie aziende.
Ormai si era reso travolgente questo fenomeno, tanto da permettere la snaturalizzazione del sistema tradizionale giapponese, che poneva lo Spirito ed il Codice d'Onore, ovvero il Bushido, al di sopra dell'orizzontalità materiale.
Di conseguenza il termine "Chōnin" divenne un comune denominatore per indicare tutti i cittadini giapponesi, a dimostrazione di quanto l'ideologia mercantile si stesse insinuando nella mente dei giapponesi, e questa denominazione ancora oggi è in vigore.
Degeneri erano i mercanti e coloro che ponevano il guadagno alla base della propria forma mentis, eppure la società giapponese, mantenne la sua verticalità tradizionale, anche se col tempo cominciarono a diffondersi le idee annacquate ed economiciste delle classi inferiori.
Il comunista è l'odiatore per eccellenza. Il comunista è la classica persona che maschera con la propria ideologia la sua miseria d'animo. Il comunista è colui che dice che se le cose gli vanno male è il mondo a non funzionare e che lui ha la coscienza pulita. Il comunista è colui che deride la religione ma tratta come la Bibbia le opere di Marx, di cui si fa l'interprete perfetto. Il comunista è colui che per mascherare le sue attitudini borghesi si riempie la bocca della parola uguaglianza. Il comunista è colui che ama talmente tanto i poveri, che preferirebbe un mondo di tutti miserabili, tranne lui, che un mondo differenziato ma in cui nessuno soffre la fame. Il comunista odia la patria, la famiglia e tutto ciò che è sacro, bollandolo come strumento del capitale, per giustificare la sua incapacità di applicare quei valori. Il comunista ha sempre la giustificazione pronta per ogni misfatto suo e dei suoi compagni...

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Noi purtroppo non siamo ancora un’élite, perché se lo fossimo sapremmo certamente guidare il nostro popolo sulla via nuova. Per ora siamo soltanto delle persone che cercano di essere uomini, uomini e donne che vivono uno stile di vita autentico; ma per essere degli uomini nuovi non basta credere in determinati valori, è necessario viverli e temprarli nell’agire, quotidianamente: questa è in parte l’importanza di fare politica. Rivoluzione non è qualcosa di astratto, che sa di miracolo: è qualcosa che si costruisce giorno per giorno, pezzo per pezzo, sbagliando e riprovando, anche col sacrificio personale, anche riuscendo a superare tanti problemi contingenti che si presentano e che spesso, anche se sembrano tanto grandi ed insormontabili, se solo li si prova a guardare con un’ottica diversa, risultano delle inezie.

✍🏻 Paolo Di Nella
03.07.202414:05
Platone sosteneva a proposito dei sofisti che la loro attività fosse degenere, visto che, attraverso l'uso raffinato ed elegante della parola, riuscivano a convincere le persone di essere esperte di discipline di cui non in realtà nulla sapevano o di cui conoscevano solo ciò che permetteva loro di sovvertirne la funzione e il fine. Quanto asseriva Platone ci aiuta a comprendere molte delle problematiche moderne, soprattutto quelle derivanti dalla cosiddetta egemonia culturale marxista. Lo storico marxista, il professore marxista, il magistrato marxista, in effetti, in che modalità esercitano la propria professione e soprattutto a che scopo? Un buon giudice dovrebbe amministrare correttamente le leggi dello stato, eppure molti sono i componenti della magistratura che invece usano la propria funzione per fini di lotta politica. Uno storico dovrebbe ricercare la verità nel passato, basandosi su ciò che è stato visto, stando all'etimologia della parola storia. Lo storico marxista invece mistifica i fatti per manipolare l'informazione e per far quadrare tutto sulla base delle sue convinzioni aprioristiche. Esattamente come i sofisti del tempo di Platone, che fortunatamente non goderono di grande successo nei secoli successivi, a tenere in pugno la società da settant'anni sono soggetti che, animati da un profondo relativismo culturale e aventi scopi personali da perseguire, attraverso la vuota erudizione, che, fra le altre cose, oggi è decisamente più scadente di quella dei vecchi comunisti, ingannano chi li ascolta e avvelenano la comunità. In ossequio alla loro nefasta ideologia, i cui capi e ideologi principali sono borghesi della peggiore specie, essendo animati dai peggiori vizi della borghesia ma non dalle qualità del retto e onesto lavoro, praticano tutto ciò che va contro la natura di ogni arte. Ciò li rende servi dell'usura, che, in termini economici, agisce come loro, ritenuta dal Sommo Dante Alighieri peccato mortale di violenza contro l'arte, intesa in tal caso come lavoro, che, a prescindere dal settore, dovrebbe avere il fine di essere il simbolo materiale della più alta metafisica, non perseguire la esclusiva ricchezza materiale o la smodata bramosia di potere
Quest'anno è stata "riscoperta" a reti unificate la celebrazione collaborazionista del 6 giugno 1944. L'inizio di quella che una certa narrazione chiama "Liberazione dell'Europa". Partendo da una nozione base che ben ci ricorda Faye nel suo "Perché combattiamo", ovvero che "il nemico disprezza il proprio collaboratore... mentre rispetta solo il resistente che gli si oppone", spesso ci si dimentica anche un altro dato cioè che l'invasione dell'Europa parte almeno un anno prima. Il 10 luglio 1943 infatti gli Alleati invadono la Sicilia a costo di una rovinosa e faticosa risalita della nostra penisola che si concluderà solo con il tragico epilogo dell'aprile 1945.

Storia a parte quel che ci interessa è che in Normandia come in Sicilia - casualmente entrambe terre Normanne - l'Europa è stata attaccata per essere definitivamente smembrata e divisa, anche passando sopra quei "collaboratori" che credevano di essere aiutati

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"Se infatti consideriamo un singolo uomo, vedremo che, essendo tutte le sue facoltà indirizzate alla felicità, accade che la sua facoltà intellettiva si faccia regolatrice e governatrice di tutte le altre: altrimenti non potrebbe giungere alla felicità. Se consideriamo una singola famiglia, il cui fine è quello di preparare i componenti a vivere bene, occorre che vi sia uno solo che regoli e governi, che è chiamato padre di famiglia, o colui che lo sostituisce, secondo quanto afferma il Filosofo: «Ogni casa è retta dal più anziano»;2 e il suo compito, come dice Omero, è regolare l’esistenza di tutti e imporre le leggi agli altri.3 Perciò è proverbiale la maledizione: «Possa tu avere un eguale nella tua casa». Se consideriamo una singola contrada, il cui fine è il comodo soccorso di cose e di persone, occorre che vi sia uno solo che regoli la vita degli altri, o perché imposto dall’esterno o per il fatto di essere primo fra tutti col consenso degli altri; altrimenti non solo non si raggiunge il fine della reciproca assistenza, ma talvolta, volendo più di uno avere il primo posto, l’intera contrada si distrugge. Se poi consideriamo una singola città, il cui fine è vivere bene e in prosperità, occorre che vi sia un solo governo, e questo non soltanto nello stato giusto, ma anche in quello ingiusto; altrimenti non solo viene meno il fine della vita cittadina, ma la città stessa cessa di esistere come tale. Se infine consideriamo un singolo regno particolare, il cui fine è quello stesso della città ma con una maggiore garanzia di pace, occorre che vi sia un unico re che regni e governi; altrimenti non solo coloro che vivono nel regno, ma il regno stesso cade in rovina, secondo il detto dell’Infallibile Verità: «Ogni regno diviso in se stesso sarà distrutto".

📖 De Monarchia
✍🏼 Dante Alighieri
30.06.202414:43
Nel sesto libro dell'Eneide Anchise preannuncia al figlio Enea il futuro glorioso della città eterna, dopo l'incontro dei due nei Campi Elisi.

"Ora volgi qui i tuoi due occhi: osserva questo popolo, i tuoi Romani. Qui c'è Cesare e tutta la stirpe di Iulo, che verrà sotto l´asse del cielo: Qui c´è l´eroe, questi, che più volte ti senti promesso, Cesare Augusto, stirpe del dio, che di nuovo sul Lazio fonderà le età d´oro , per campi un tempo governati da Saturno, porterà il regno sopra i Garamanti e gli Indi: il territorio sta fuori degli astri, fuori dalle vie dell´anno e del sole, dove Atlante, portatore del cielo, regge sulla spalla l' asse ornato di stelle splendenti. Già ora per il suo arrivo i regni del Caspio temono per i responsi degli dei, la terra Meozia
e le trepidanti foci del settemplice Nilo si turbano. Neppure l´Alcide affrontò tanta terra anche se trafisse la cerva dagli zoccoli di bronzo e se pacificò i boschi di Erimanto e se atterrì Lerna con l´arco:
ma neppure Libero, che vincitore guida le pariglie con briglie di pampini, spingendo le tigri dall´alta cima di Nisa. E ancora dubitiamo di aumentare l´eroismo con le azioni o la paura impedisce di fermarci in terra ausonia? Ma chi è cului, lontano, illustre per i rami d´olivo che reca oggetti sacri?Riconosco i capelli e il mento bianco del re romano, che fonderà l´inizio della città con le leggi, inviato dala piccola Curi e da povera terra al grande impero. A lui poi subentrerà Tullo, che romperà gli ozi della patria e muoverà alle armi gli uomini pigri e le schiere ormai disabituate ai trionfi. Vicino lo segue più baldanzoso Anco, ora già troppo rallegrandosi dei favori popolari: Vuoi pure vedere i re Tarquini e l´anima fiera di Bruto vendicatore ed i fasci ripresi? Costui riceverà il primo potere di console e le tremende scuri ed il padre chiamerà a morte i figli, che muovon nuove guerre per la bella libertà, infelice, comunque i posteri riferiranno quei fatti. Vincerà l´amor di patria e l´immensa voglia di gloria. Poi osserva lontano i Deci, i Drusi ed il feroce Torquato con la scure e Camillo che riporta le insegne. Ma quelle anime, che vedi risplendere con armi uguali, adesso concordi e finchè sono oppressi dalla notte. Ahi, quale guerra tra loro se raggiungerano le luci della vita, quali eserciti e che strage richiameranno, il suocero discendendo dalle alture alpine e dalla rocca di Monaco, il genero, armato dall´oriente nemico. No, ragazzi, non abituatevi a tali guerre nei cuori
e non rivolgete le energiche forze contro il seno della patria; e tu per primo, tu, perdona, che hai il sangue dall´Olimpo,
getta le armi dalla mano, o sangue mio.
Quello, vinta Corinto, condurrà da vincitore il cocchio all´alto Campidoglio, illustre per gli Achei uccisi. Egli abbatterà Argo e l´agamennonia Micene, lo stesso Eacide, stirpe d´Achille potente nell´armi, vendicando gli avi di Troia ed i templi profanati di Minerva. Chi lascerebbe in silenzio te, grande Catone, o te, Cosso?
Chi la stirpe di Gracco o entrambi gli Scipioni, due fulmini.di guerra, rovina della Libia, o Fabrizio, potente di povertà, o te, Serrano, che semini nel solco? Dove mi trascinate, stanco, o Fabi? Sei tu quel Massimo, che da solo, temporeggiando, rigeneri lo stato? Altri plasmeranno meglio le statue palpitanti, lo credo proprio, trarranno dal marmo volti vivi, tratteranno megli i processi e descriveranno con lo strumento le strade del cielo e prediranno gli astri nascenti: tu, Romano, ricordati di guidare i popoli col potere. Tu avrai queste arti: imporre usanze di pace, perdonare i vinti ed abbattere i superbi"
Normalmente come centro studi MUSE non ci occupiamo di attualità, ma vista la gravità dell'ultima azione del ministro degli interni della Francia non possiamo esimerci dal dare una nostra opinione, soprattutto per il rispetto e l'ammirazione che nutriamo per tutte le comunità identitarie che lottano per la rinascita dell'Europa.

Nei giorni scorsi il Ministro degli interni francese Gerald Darmanin ha annunciato lo scioglimento del GUD Paris, storico raggruppamento giovanile di destra fondato nel 1968.

Con questa diventano 38 le associazioni chiuse per legge dal 2017, anno d'insediamento del Presidente Emmanuel Macron che in questo modo stabilisce un record di repressione senza precedenti.

Academia Christiana, L'Alvarium, Generation Identitaire, Bastion Social. Tutti gruppi giovanili e studenteschi ritenuti troppo pericolosi dalla Repubblica Francese: troppo pericoloso mostrare ai giovani...

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