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“Il simbolo è come una finestra attraverso la quale può irrompere lo spirito cosmico. Perciò, se un popolo possiede un simbolo vivo, ha anche un legame con il mondo interiore dell’universo, un legame con Dio. (...) Quando i simboli religiosi non sono più vivi, gli uomini creano altri simboli. Così è stato con il simbolo della nazione, con la croce uncinata. È diventato un simbolo mistico per milioni di persone, una via di accesso all’inconscio. La nazione è diventata un mistero vivente, un mito. Le forze archetipiche dell’inconscio collettivo si sono proiettate in esso.”

- Rudolf Jung
05.05.202512:51
«Ogni creatura cerca di diventare come Dio. Se non ci fosse la ricerca di Dio, i cieli stessi non ruoterebbero. Se Dio non fosse in ogni cosa, la natura non funzionerebbe e non vi sarebbe desiderio in nulla.»

— Meister Eckhart
28.04.202516:05
Giuseppe Giulietti è stato un marinaio e sindacalista italiano, chiese al PSI di estendere la rivoluzione fiumana all'Italia e gli costò la sfiducia dalla maggioranza del partito. La storiografia ufficiale vorrebbe farci apparire questa figura come un oppositore antifascista, è vero che conn il regime Fascista ha avuto difficili rapporti ma fu un estimatore di Benito Mussolini, qui riportiamo 3 lettere scritte da Giulietti da destinare al duce.
Dobbiamo organizzare gli intellettuali e usarli per far puzzare la civiltà occidentale! Solo allora, dopo che ne avranno corrotto tutti i valori e reso la vita impossibile, potremo imporre la dittatura del proletariato

- Willi Münzenberg


🖼️ Rudolf Schlichter, “L’artista con due donne impiccate” (1924)
Rappresenta l’ossessione di Weimar per “l’omicidio per lussuria” e l’alto tasso di suicidi nella Germania degli anni ’20
Oggi mia madre inveisce di nuovo contro le mie casse di libri che ingombrano il piccolo ripostiglio vicino alla mia stanza. «Perché ti porti appresso tutta questa roba, se non ti serve nemmeno?». Ho grugnito una risposta vaga. Lascio che s'incrimini la mia incuria, la mia indifferenza, perché non posso dame la vera ragione. Penso continuamente alla mia biblioteca «profana». Trecentocinquanta libri scelti. Uno studente povero di ventun'anni può andarne piuttosto fiero. Sono preda di appetiti feroci di lettura, di riletture soprattutto. Ma dove mi trascinerebbero? Sono stato invitato da Régis a dare la caccia a ogni causa di dissipazione. Vorrei passare due ore col mio caro Nietzsche.
- Lucien Rebatet, i due stendardi
07.05.202513:31
I nazionalisti si trovano sul medesimo terreno inerente la Weltanschauung. Difendono non soltanto l'onore del proprio popolo, ma rispettano anche quello di un popolo diverso dal loro. Così, nell'antipacifismo di Mussolini in quanto tale vi era già insita una grande, audace e ardita linea di pace, che lo spinse anche a sostenere e a difendere di fronte al mondo i diritti della Germania in un tempo in cui ciò era ancora fuori moda e inattuale.

- J. Goebbels, Il fascismo e i suoi risultati pratici
Abbiamo bisogno di maestri di volontà. [...] una volontà si fonde nel bronzo e io vedo le officine delle democrazie ingombre solo di impastatori di gesso che fischiettano l'aria dei Diritti dell'Uomo mentre modellano maschere di carnevale.

- Jean Cau
27.04.202511:38
Ciò che chiamiamo Nazionalsocialismo è molto di più. È una Weltanschauung: può esistere perfettamente anche senza il Partito Nazionalsocialista, e in effetti ha già esistito senza di esso, come hanno finora dimostrato le nostre osservazioni. Anche se è sorto nella sua forma più pura all'interno del nostro Volk, non è mai rimasto confinato esclusivamente entro i suoi confini. Fenomeni e movimenti simili sono sorti, e tendono effettivamente a sorgere più comunemente, tra altre razze [Völkern]. (...) Ciò che altri popoli chiamano "socialismo" non è semplicemente lo stesso di ciò che intendiamo noi con il termine; la loro interpretazione è più superficie che sostanza, nasce più da un'imitazione che da un impulso interiore.

- Rudolf Jung
Veramente reale è, grecamente, solo l'eterno; l'ebreo, invece, non ha neppure l'idea dell'eternità: il termine biblico “'olam”, che viene spesso tradotto con “aión”, “eternità” atemporale, significa in realtà “tempo lontanissimo”. Il Dio biblico, al quale il termine è riferito (Is 40, 28), non è eterno nel senso che è atemporale, ma nel senso che è libero di fronte al divenire e al perire, che esercita la sua signoria su ogni tempo. Proprio perché manca qualunque riferimento all'eternità come realtà ulteriore e perfetta, il tempo ebraico è l'ambito totale della realtà.

- Sergio Quinzio, Le radici ebraiche del moderno
Un viaggiatore, che aveva visto molti paesi e popoli e più continenti, e a cui fu chiesto quale qualità degli uomini avesse ritrovato ovunque, disse: essi hanno una inclinazione alla pigrizia. Egli ha ragione: Il grande pensatore, quando disprezza gli uomini, disprezza la loro pigrizia: poiché per causa sua essi appaiono come merce di fabbrica, come indifferenti, indegni di relazioni e di ammaestramenti.

- Friedrich Nietzsche, Schopenhauer come educatore
In questi giorni dopo la scoperta su cosa ci sia sotto le piramidi, tutti si sono improvvisamente "appassionati" di Egittologia e diventati seguaci di Corrado Malanga, vi consiglio di guardare a casa vostra, vi accorgerete dell'importanza mistica degli Etruschi e della loro influenza sui valori Romani. Vi renderete conto che alcune tradizioni religiose come "l'angelo" sia nata dall'Etruria, che il mondo politico Europeo è strettamente legato ai giochi, tradizioni e simboli concepiti sul nostro suolo. Se siete coerenti interessatevi anche alla vostra eredità mistica.
06.05.202512:49
"Cittadini, abbiamo motivo di temere che la rivoluzione, come Saturno, divorerà successivamente tutti i suoi figli e non genererà altro che dispotismo e le calamità che lo accompagnano."

- Pierre Vergniaud in un discorso alla Convenzione Nazionale francese nel 1793
Ogni anno, quando aprile volge alla fine e il vento di primavera impolvera le strade, la rumorosa celebrazione del 25 Aprile ci strappa dagli abituali pensieri per richiamare alla nostra coscienza la tragica fine della guerra. Il crollo politico e spirituale dell’Italia e dell’Europa. In verità nessuna occasione è più propizia per consentirci di valutare adeguatamente l’entità morale della catastrofe: le bandiere alle finestre per celebrare una sconfitta militare, il giubilo concorde del partito russo e di quello americano che, alla distanza di tanti anni, continuano a rappresentare gli interessi dei loro padroni contro l’interesse nazionale europeo, l’apologia del massacro e dell’odio civile.

- Adriano Romualdi
Il socialismo tedesco riesce perfino, in alcuni momenti, oltre che a dominare l'intera scena politica, su tutti i fronti, anche a riunire sotto di sé le diverse anime: la socialdemocrazia, il socialismo marxista, il socialismo prussiano, il volkisch, il nazionalsocialismo ed altre, le quali vedono schierati tra le loro fila decine di notevoli pensatori politici. Queste forme di socialismo però divengono "tedesche" quando, anche sulla scorta dell'interventismo bellico che le mobilita, rinunciano all'internazionalismo cosmopolita e alla fase inglese del pensiero marxista. Le parole di Moeller Van Der Bruck valgono ad esemplificare questa posizione comune, che è quella che qui ci interessa:

"Ogni popolo ha il proprio socialismo [...] la gioventù tedesca di oggi riconosce nel liberale il suo nemico per eccellenza [...] Le idee provenienti dalla più antica tradizione alleate alla più recente comprensione dell'obiettivo da raggiungere: ecco il socialismo tedesco."
31.03.202519:26
Per merito dell'imperatore Traiano Roma seppe raggiungere la sua massima grandezza territoriale, con questa espansione fisica si assistette anche all'espansione interiore di Roma con il suo valore di imperialità. Le lodi che riceveva Traiano non erano solo rivolte a lui, erano rivolte anche a Roma come entità esistenziale, perché i cittadini e specialmente gli intellettuali sapevano che il dominio di Roma non era dato dall'imperatore ma dalla trascendenza di un ente politico, in sintesi ciò che conta in un impero è sapere ridefinire la politica come dono fatto dagli dei.
28.03.202517:48
Lo stato italiano ha finanziato la traduzione del Talmud babilonese dall'ebraico all'italiano, finanziando "l'impresa" con 5 milioni di euro e mettendo a lavoro 90 linguisti. L'unica Talmud bene accetta dai nostri antenati era quella confiscata direttamente da Gerusalemme.
05.05.202516:11
“Il Marx ha rovesciato Hegel, ma ha perduto con ciò il significato profondo della dialettica: non più spirito che si sviluppa, ma materia che si trasforma”

- G.Gentile

(Per ricordare la nascita di Marx, colui che ha dato inizio alle danze del comunismo, del bolscevismo e dell'estinzione dell'Europa)
01.05.202510:52
Nell'era del suffragio universale, in cui chiunque può giudicare chiunque e tutto, mi sento spinto a ristabilire l'ordine gerarchico. (...) Il mantenimento dello Stato militare è l'ultimo mezzo per aderire alla grande tradizione del passato; o, laddove è andata perduta, per farla rivivere.

Friedrich Nietzsche, La volontà di potenza
Questa Europa, nella sua empia cecità, sempre sul punto di tagliarsi la gola da sola, giace oggi nelle grandi tenaglie: da un lato la Russia, dall’altro l’America. Russia e America, viste in chiave metafisica, sono la stessa cosa. […] Giacciamo in queste tenaglie. […] Se la grande decisione sul destino dell’Europa non deve imboccare la via dell’annientamento ― è proprio allora che essa può avvenire soltanto mediante lo sviluppo di forze spirituali storicamente nuove. […] Ciò significa nientemeno che ripetere e recuperare (wieder-holen) l’inizio della nostra esistenza storico-spirituale (Anfang unseres geschichtlich-geistigen Daseins), per trasformarlo in un nuovo inizio. Questo è possibile. […] Ma un inizio non si ripete tornando ad esso come a qualcosa che è già stato, qualcosa ormai familiare e da imitare; bensì quando l’inizio viene riaperto in modo più originario, con tutta la straniante oscurità e l’incertezza che ogni autentico inizio comporta.

- Martin Heidegger, introduzione alla metafisica
02.04.202516:25
“E persino quando le grosse potenze industriali fanno affidamento sui governi militari per imporre la propria logica, giustificano il periodo come transitorio, indispensabile per educare il popolo a governare sé stesso. Ma che il popolo, in queste forme politiche, sia al potere è un falso scandaloso. Non soltanto perché né il liberalismo, né il marxismo, né il militarismo, né la socialdemocrazia consentono il controllo dei potenti da parte della base, ma perché in esse il popolo non esiste.

Perché si possa definire popolo, un insieme di uomini deve avere delle caratteristiche comunitarie che lo qualifichino. Popolo è un insieme di persone unito da comuni intenti, comuni necessità, comuni tradizioni, volontà comune, comune destino.

Il popolo è l’insieme organico degli uomini liberi, è l’espressione storica vivente di una nazione, di una civiltà. Ogni sua manifestazione, specchio di una precisa visione della vita, è cultura.

I sistemi che chiamano se stessi democratici sono i veri nemici del popolo. In essi esiste sempre un ristretto gruppo di mercanti ed un più largo gruppo di burocrati che esercitano il potere a proprio esclusivo vantaggio. Al di fuori di essi, la popolazione viene massificata per un duplice scopo. Da una parte produrre e consumare senza creare problemi secondo la logica mercantilista. Dall’altra disperdersi, sentirsi isolata, incapace di trovare coscienza, unità, forza, e di esprimere la propria alternativa.

L’illusione della sovranità viene data con il mettere l’individuo nell’apparente condizione di comproprietario di tutti gli averi (nei sistemi di teoria marxista) od offrendogli la possibilità di scegliere il volto e la banda dei propri padroni (nei sistemi occidentali). Volti e bande che sono naturalmente pochi e ben graditi.”
~scritti di terza posizione
Il tuo amor filiale, virtuosissimo Imperatore, ti aveva fatto desiderare di succedere il più tardi possibile a tuo padre; ma gli dèi immortali ebbero fretta di porre nelle tue mani virtuose il timone dello Stato, già affidato alle tue cure. Innalzo pertanto preghiere perché a te e, per tuo mezzo, all'umanità intera sia assicurata la maggior prosperità, degna cioè dell'epoca tua. Quale privato cittadino e quale magistrato, auguro a te, eccellente Imperatore, salute e gioia.

- Plinio il Giovane, panegirico a Traiano
E in quel gran seggio su cui tieni fisso il tuo sguardo per la corona che vi è deposta sopra, prima che tu ascenda al Paradiso siederà l'anima dell'alto Arrigo VII, che sarà imperatore sulla Terra e verrà a raddrizzare l'Italia prima che essa sia pronta ad accoglierlo.
- Dante Alighieri, divina commedia paradiso XXX vv.135
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